DALL’OLANDA DEI VOLONTARI PER RISTRUTTURARE UNA FATTORIA SOCIALE

Lodevole iniziativa di un’azienda olandese. Il 23 giugno scorso 80 lavoratori della “Wessanen” – una compagnia che opera sul mercato europeo nella produzione di cibo biologico – hanno vissuto un’intera giornata di Csr (responsabilità sociale d’impresa) come “volontari restauratori” presso la Fattoria Verde di Palidoro di Fiumicino (in provincia di Roma). “Sono cresciuta in una fattoria – motiva la scelta Angela O’Donovan, Quality director della Wessanen – l’odore dell’erba mi ha fatto tornare all’infanzia. E poi a casa faccio sempre volontariato: mi piace pensare che il mio aiuto possa fare la differenza”.

Fattoria Verde è una struttura sociale aperta nel 2003 che promuove, tramite le attività in agricoltura, il benessere psicosociale e l’integrazione di giovani e adulti con disabilità intellettiva (autismo, sindrome Down ecc.). “All’inizio – spiega la presidente Valentina Pagliai – era stata pensata come una casa famiglia ma poi è stata convertita in centro diurno dove i ragazzi sono impegnati in attività terapeutiche con gli animali e le piante a disposizione dal mattino fino alle tre del pomeriggio”. “L’idea della Fattoria Verde è basata – prosegue – sulle esperienze pluriennali delle circa mille fattorie terapeutiche esistenti in Olanda e in altri paesi nord europei dove è stato verificato che le varie pratiche in agricoltura, secondo le stagioni e le colture, ed in particolar modo il contatto con gli animali, consentono la valorizzazione di specifiche capacità”.

La società Wessanen ogni anno dedica delle ore al volontariato e alla beneficenza. I lavori nei quali i novelli muratori si sono cimentati hanno riguardato la ristrutturazione della cucina, il rifacimento della recinzione intorno ai campi, l’installazione di un impianto di irrigazione e lo scavo di un canale di drenaggio. “Quando me l’hanno chiesto ero un po’ spaventata – confida Rossana Amico, membro di una società italiana partner di Wessanen – perché ho sempre lavorato in ufficio e non ho mai fatto lavori di questo tipo. Invece una volta qui mi sono divertita e siamo anche riusciti a finire in fretta”. I “wessanen’s” non hanno infatti fallito l’obiettivo prefisso: riuscire a completare i lavori in appena quattro ore, prima del ritorno dei ragazzi in fattoria. I dipendenti dell’azienda si sono fatti inoltre carico di tasca propria delle spese per il materiale necessario quali vernici, pale, carriole, recinzioni e chiodi. Attrezzatura che è stata poi lasciata in dotazione alla Fattoria Verde. Un esempio di contributo sociale unico da far conoscere nella speranza che altri possano imitarlo.