TSIPRAS ANNUNCIA: REFERENDUM SUL PIANO DEI CREDITORI

Nuove svolte, anche piuttosto inaspettate arrivano da Atene: il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato che il 5 luglio ci sarà un referendum sul piano dei creditori, che sarà definito oggi all’Eurogruppo, accelerando così – in piena notte – una nuova corsa ai bancomat, confermando la delusione degli elettori nella fiducia che avevano riposto nelle promesse salvifiche di Syriza che hanno portato Tsipras a vincere le elezioni. A riferirlo è il sito web britannico Daily Telegraph, che racconta come nelle primo ore della mattina, i bancomat siano stati presi d’assalto. In almeno un caso invece, ovvero la banca Alpha, ha sospeso le contrattazioni online secondo quanto riferisce lo stesso sito web dell’istituto, per impedire di spostare soldi su altri conti. Sembra non sia valso l’annuncio del governo, che ha fatto sapere che lunedì “le banche resteranno aperte e non saranno imposti controlli sui capitali.

Intanto, il capo negoziatore greco, Euclides Tsakalotos, ha annunciato che Tsipras ha parlato con il presidente della Bce Mario Draghi che, sostiene sempre Tsakalotos, ha dimostrato comprensione per la scelta del referendum indetto il 5 luglio sul piano dei creditori. Nessuna dichiarazione, finora, da Francoforte. “Siamo sicuri, cosa che si è dimostrata durante la telefonata, che Draghi ha le migliori intenzioni sulla scelta del governo greco di indire un referendum”, ha dichiarato il portavoce del governo Gabriel Sakellaridis.

Attualmente però, il sistema delle banche greche si regge sul meccanismo Ela di fondi garantito dalla Bce, che, in teoria, non potrebbe proseguire oltre la data del 30 giugno.  Sul fronte interno Pasok e Nea Dimokratia contro Tsipras: dopo l’annuncio del referendum i socialisti insieme al centro destra, che si sono alternati per 40 anni al potere e sono corresponsabili della disastrosa situazione in cui si trova il Paese, ritengono che il premier Alexis Tsipras si debba dimettere e convocare elezioni anticipate. “Alla luce del fatto che Tsipras non è in grado di assumersi decisioni responsabili, dovrebbe dimettersi e permettere ai cittadini di votare per il loro futuro tramite elezioni”, ha detto il leader del Pasok Fofi Genimmata. Sul fronte “opposto” l’ex premier e leader di Nea Dimokatria ha detto che il referendum è sul restare o no nell’Ue: “Tsipras ha portato il Paese ad uno stallo totale tra un accordo inaccettabile e l’uscita dall’Euro, ma la vera domanda è un sì o un no all’Europa”.