IMMIGRAZIONE, ALFANO: “NEL 2015 60MILA PERSONE GIUNTE IN ITALIA”

Circa 59.600 migranti sono giunti in Italia dall’inizio del 2015. A dirlo è stato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nell’informativa sull’immigrazione resa alla commissione Affari Costituzionali del Senato. Il 25% delle persone arrivate è di nazionalità eritrea, il 10% nigeriana, il 9% somala e il 7% siriana. Mentre il 92% delle partenze “avviene oggi dalla Libia”. Nello stesso periodo sono state definite circa 22mila domande di asilo, con un aumento del 49% rispetto al 2014. Lo status di rifugiato e’ stato concesso nel 6% dei casi, la protezione sussidiaria ha riguardato il 18% dei richiedenti, i permessi umanitari sono stati accordati al 25%, mentre il 48% ha ricevuto il diniego della domanda.

Alfano ha poi sottolineato che i rimpatri sono “uno strumento essenziale per la chiusura del cerchio di tutta la strategia europea. Una volta effettuato il discernimento tra chi ha diritto allo status di rifugiato e gli irregolari il meccanismo funziona se i rimpatri funzionano”. Il ministro, elencando i pilastri della nuova agenda europea sull’immigrazione, ha sottolineato come “il rimpatrio non è un affare nazionale ma responsabilità europea” e “il confronto con i Paesi terzi e la negoziazione di accordi di riammissione dovrà prevedere l’Ue come soggetto attivo”.

Per quanto riguarda le riallocazioni, il Viminale si attende che la prima avvenga al più presto e già a luglio diventi una realtà operativa. “L’ho chiesto e mi e’ stato assicurato nei vertici internazionale” ha assicurato Alfano. “L’idea della ricollocazione- ha aggiunto – non sceglie l’Italia come Italia ma come parte della più grande area di democrazia del mondo. Non possiamo essere penalizzati solo come area di confine. Rispetto al reinsediamento dovrebbe riguardare per il 2015-16, 20mila persone vincolate dalla volontarieta’. Potrebbe diventare una misura obbligatoria con eventuali risorse europee”.