IMMIGRAZIONE, ALFANO: “LE IMMAGINI DI VENTIMIGLIA UN PUGNO ALL’EUROPA”

Angelino Alfano le definisce un “pugno in faccia all’Europa”. Sono le immagini di alcune decine di migranti, soprattutto di origine eritrea e senegalese, bloccati sugli scogli di Ventimiglia, in attesa di poter passare la frontiera per arrivare in Francia. “Quelle persone vogliono andare in Europa – ha spiegato il ministro dell’Interno ad Agorà su Rai 3 – non in Italia e domani quelle immagini me le portero’ dietro al vertice dei ministri dell’Interno Ue a Lussemburgo”.

Secondo Alfano quei disperati “sono la rappresentazione in vitro delle politiche della Lega, che ha chiesto la chiusura di Schengen: ecco cosa accadrebbe se si applicassero le ricette della Lega”. Parlando poi della posizione italiana ai prossimi e decisivi vertici europei, il ministro ha ribadito l’intenzione di “cambiare il regolamento di Dublino, che è un muro che recinta il Paese di primo ingresso degli immigrati. Questa norma forse andava bene nel momento in cui e’ stata sottoscritta, anni fa, ma non adesso che stiamo affrontando un dramma epocale. E’ necessario, ha proseguito Alfano, “distinguere chi ha diritto all’asilo e chi non lo ha: questi ultimi devono essere rimpatriati, ma per farlo serve un accordo con i Paesi di provenienza ed un conto è se questo accordo lo firma l’Italia, un altro se lo sottoscrive l’intera Europa”.

L’Italia, in ogni caso, farà la sua parte, “con le Ferrovie dello Stato – ha detto il ministro – stiamo trovando un soluzione per ospitare a Ventimiglia nei dintorni della stazione gli immigrati che adesso dormono sugli scogli e nei dintorni dei binari”. Lo dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ad Agorà, su Raitre, aggiungendo che “tra due giorni non vedremo più quelle immagini”. La Francia ha chiarito di non aver sospeso il trattato di Schengen che di solito consente ai migranti arrivati in Italia di attraversare facilmente i confini per riversarsi nei Paesi limitrofi: Svizzera, Austria, Francia e Slovenia, per poi trasferirsi nei Paesi scandinavi o in Germania; ma dopo il vertice del G7 in Germania ha rafforzato i controlli alle frontiere.