LE TRE DIMENSIONI DEL CRISTIANO: “CAMMINO, SERVIZIO E GRATUITÀ”

“Cammino, servizio e gratuità” sono le tre parole su cui Papa Francesco ha impostato la sua riflessione questa mattina nella consueta omelia a Casa Santa Marta. Prendendo spunto dalle letture offerte dalla liturgia del giorno, il Santo Padre spiega come il cammino che Gesù invita a fare, non è una “passeggiata”, ma un vero e proprio “invio” ad annunciare il Vangelo per portare la Salvezza. “Se un discepolo rimane fermo e non esce, non dà quello che ha ricevuto nel Battesimo agli altri, non è un vero discepolo di Gesù: gli manca la ‘missionarietà’, gli manca uscire da se stesso per portare qualcosa di bene agli altri”.

Francesco però non ha dimenticato di sottolineare l’importanza di un secondo percorso che ogni cristiano deve sempre intraprendere, si tratta del cammino interiore di chi quotidianamente cerca il Signore, nella preghiera e nella meditazione. Un passaggio obbligatorio senza il quale il discepolo non potrebbe annunciare il Vangelo. “Questo doppio percorso – ha detto – è ciò che Gesù vuole dai suoi”. C’è poi la seconda parola: “Servire”. Un discepolo che non serve, ha spiegato il Papa, non è un cristiano.

La terza parola è “gratuità”. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, è il monito di Gesù. “Il cammino del servizio è gratuito – ha sottolineato – perché la salvezza che abbiamo ricevuto è pura grazia: nessuno di noi ha comprato la salvezza, nessuno di noi l’ha meritata. E’ pura grazia del Padre in Gesù Cristo, nel sacrificio di Gesù Cristo. Quando si trovano comunità cristiane, siano parrocchie, congregazioni religiose, diocesi, che si dimenticano della gratuità, è perché dietro c’è l’inganno di presumere che la salvezza viene dalle ricchezze, dal potere umano”.

A conclusione il Santo Padre, ha voluto ricordare ai fedeli di fare attenzione al proprio cammino, perché quando “la speranza è nella propria comodità, nell’egoismo di cercare le cose per sé e per non servire gli altri o quando è nelle ricchezze o nelle piccole sicurezze mondane, tutto questo crolla. Il Signore stesso lo fa crollare”.