C9: NOMINATO TRIBUNALE SPECIALE PER L’ABUSO D’UFFICIO EPISCOPALE

Si è concluso questa mattina il C9, il Consiglio di cardinali che ha aiutato il Santo Padre a studiare e definire una riforma della Curia Romana. E’ nell’ambito di questo incontro che Papa Francesco ha approvato la proposta di una commissione da lui stesso creata a inizio pontificato, nella quale siedono anche un uomo e una donna che da bambini furono vittime di abusi da parte di sacerdoti. La decisione storica è quella di processare in Vaticano i vescovi che hanno sottovalutato o addirittura insabbiato le denunce ricevute.

Lunedì pomeriggio, come riferito da Padre Federico Lombardi, il Consiglio dei nove cardinali ha ascoltato la relazione del cardinale Sean Patrick O’Malley, presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, sul tema “delle denunce di abuso d’ufficio episcopale”, preparata dallo stesso organismo.

Il gesuita portavoce della Santa Sede, ha presentato quindi le 5 proposte concrete del porporato statunitense: la prima è quella di affidare alle Congregazioni per i Vescovi, per l’Evangelizzazione dei Popoli, o per le Chiese Orientali la competenza a ricevere ed esaminare le denunce di abuso d’ufficio che di conseguenza saranno presentate alla Congregazione appropriata.

In secondo luogo, Sean Patrick O’Malley ha chiesto che il Santo Padre dia un mandato alla Congregazione per la Dottrina della Fede per giudicare i Vescovi in relazione ai delitti di abuso d’ufficio. Terzo, che il Pontefice autorizzi l’istituzione di una nuova Sezione Giudiziaria all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede e la nomina di personale stabile che presterà servizio nel Tribunale Apostolico.

A seguire, con l’obiettivo di assistere il Prefetto riguardo al Tribunale, la possibilità di nominare un Segretario al quale sarà affidata la responsabilità della nuova Sezione Giudiziaria e il personale della Sezione sarà utilizzabile anche per i processi penali per l’abuso dei minori e degli adulti vulnerabili da parte del Clero. Anche queste decisioni faranno seguito a consultazione con il Prefetto della Congregazione.

Infine,che il Papa stabilisca un periodo di cinque anni in vista di ulteriori sviluppi delle presenti proposte e per il completamento di una valutazione formale della loro efficacia. Bergoglio approvando in pieno questo piano, ha concesso l’autorizzazione affinché siano fornite “adeguate risorse per conseguire questi fini”, lasciando intendere di voler potenziare questa struttura. In questo modo Francesco prosegue l’azione di trasparenza iniziata da Benedetto XVI nella lotta alla pedofilia.

Tra gli altri temi affrontati dal Consiglio dei cardinali ci sarebbero la riforma dei media vaticani, per cui si prevede la costituzione di un Dicastero specifico. Questo si occuperà di gestire il processo di graduale integrazione delle istituzioni nel complesso gruppo di media della Santa Sede, fino ad arrivare ad un nuovo assetto.

Infine, è stata presentata una bozza di preambolo alla nuova Costituzione, che verrà ulteriormente elaborata, quindi le riforme nel campo economico-finanziario, con una relazione del cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia, che ha riferito della nascita di tre gruppi di lavoro per l’analisi delle entrate e degli investimenti, per la gestione delle risorse umane e per lo studio dei sistemi informatici esistenti.