BURUNDI: CONTRO IL RISCHIO GUERRIGLIA, APPROVATO IL NUOVO CALENDARIO DELLE ELEZIONI

Nel Burundi scosso dalla rivolta dei cittadini contrari alla candidatura alle elezioni del presidente uscente in cerca di un terzo mandato, è stato approvato il nuovo calendario per lo svolgimento delle presidenziali che dal 26 giugno sono state posticipate al 15 luglio. Tali provvedimenti sono stati presi in seguito all’avvertimento lanciato dalle Nazioni Unite sul pericolo di una guerriglia civile in seguito alla crescente violenza commessa dalle milizie filo-governative.

Secondo il portavoce Willy Nyamitwe, il presidente Nkurunziza non ha invece accettato di posticipare le elezioni politiche e le amministrative al 29 giugno, tre giorni dopo rispetto alla data proposta della Commissione. Tale proroga era stata chiesta anche dai leader della Comunità dell’Africa orientale a causa delle proteste e del tentato colpo di stato delle scorse settimane.

L’opposizione ha tuttavia criticato le nuove date, in quanto proposte da una commissione non in grado di funzionare correttamente dopo le dimissioni di due dei cinque commissari la settimana scorsa. Intanto i profughi burundesi riparati nei Paesi vicini hanno riferito che la milizia filogovernativa Imbonerakure ha commesso crimini – tra cui le esecuzioni, rapimenti e torture – che, secondo l’Alto commissario Onu per i diritti umani Zeid Raad Al Hussein, “rappresentano una seria minaccia per un contesto già estremamente teso oltre il limite”.