G7, OBAMA AVVERTE PUTIN: “CONTRASTEREMO L’AGGRESSIONE A KIEV”

Si è concluso il G7 nel castello bavarese. Sembra proprio che i leader si siano accordati per dare un’accelerazione di libero scambio tra Ue e Usa, il cosiddetto “Ttip” (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti). “Accelereremo immediatamente il lavoro su tutti i temi Ttip”, si legge in un passaggio della bozza del documento finale del vertice in Germania, “con l’obiettivo” di arrivare a un accordo “il più presto possibile, preferibilmente entro la fine dell’anno”. Ma la padrona di casa Angela Merkel frena l’entusiasmo, ricordando che bisogna “essere consapevoli che ci sono punti difficili da concordare” per entrambe le parti.

L’accordo tra Usa e Europa dovrebbe allargare l’accesso dell’Ue nel mercato americano, ma non indebolire gli standard comunitari né il diritto di disciplinare l’interesse pubblico. Ma non tutti sono d’accordo. Il testo è fortemente contestato dalla sinistra unitaria, dai Verdi e dagli euroscettici, compresi gli europarlamentari grillini. Motivo al centro dello scontro è la mancanza di un esplicito pronunciamento contro i contestatissimi Isds, ovvero gli arbitrati internazionali privati, accusati di minacciare la democrazia e la sovranità degli Stati.

Altro tema caldo affrontato durante il G7 è stata la situazione Ucraina. Il presidente degli Usa, Barack Obama, e il capo di Stato francese Francois Hollande si sono dichiarati d’accorso sul fatto che le sanzioni alla Russia debbano rimanere finchè Mosca non applicherà a pieno i trattati di Minsk, finora ripetutamente violati da entrambe le parti. I due, riferisce la Casa Bianca, a margine del summit hanno discusso anche di clima, commercio, lotta all’Isis e della necessità che la comunità internazionale sia unita sul dossier nucleare iraniano.

Parlando dei temi economici emersi al G7, la Merkel nella conferenza stampa di chiusura ha spiegato che “la ripresa c’è e tutti i paesi del G7 sono in crescita quest’anno”. Il comunicato, precisa che la ripresa procede, e il calo dei prezzi dell’energia sta avendo effetti positivi su molte delle economie. Ma molte operano ancora sotto il loro potenziale e c’è molto lavoro ancora da fare per una crescita sostenibile e bilanciata. Resta l’allarme lavoro: “I tassi di disoccupazione sono ancora troppo elevati anche se ci sono stati consistenti miglioramenti negli ultimi anni”, si scrive nel comunicato. Altri problemi che il summit ha identificato sono “bassi tassi di inflazione da tempo, domanda debole e bassa attività di investimento, alti livelli di indebitamento pubblico e privato, continui squilibri a livello interno ed esterno, tensioni geopolitiche e volatilità sui mercati finanziari”. Il G7 rinnova l’impegno a risolvere questi punti negativi e a continuare gli sforzi perchè la crescita “sia per tutti”.

I leader del G7 hanno superato anche le divisioni sul clima, tema su cui Angela Merkel ha fatto molta pressione in questi giorni a Elmau. Per la cancelliera tedesca, era fondamentale che venisse inserito nel documento finale un passaggio dedicato al contenimento di due gradi della temperatura globale. L’obiettivo è stato raggiunto, nonostante sembra che Giappone e Canada abbiano fatto resistenza.