DE LUCA: “RENZI ED IO RISPETTEREMO RIGOROSAMENTE LA LEGGE SEVERINO”

“Le leggi vanno rispettate tutte. La Severino, finché c’è, va rispettata rigorosamente e religiosamente. Ma se non siamo un Paese di rimbambiti, se una legge non funziona, sarà legittimo lavorare per correggerla”. Così Vincenzo De Luca, neopresidente della Regione Campania, risponde a Lucia Annunziata durante il programma “In 1/2 H” su RaiTre in merito alla legge del 6 novembre 2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. De Luca si difende: “Ci sono altri giuristi secondo i quali a un nuovo eletto come me la Severino non si dovrebbe applicare”, spiega.

La vicenda inizia mercoledì scorso quando la Procura di Salerno deposita il ricorso in Appello per chiedere la condanna di De Luca per peculato. Il Governatore Pd della Campania viene assolto dall’accusa al termine del processo per la nomina del project manager del termovalorizzatore di Salerno. Processo per il quale De Luca viene invece condannato per abuso d’ufficio. La condanna, in conseguenza della Legge Severino, fa scattare la sospensione dalla carica.

“Per la legge sono candidabile ed eleggibile, lo ha ribadito il Tar respingendo un ricorso dei Cinque stelle – prosegue De Luca dinanzi all’Annunziata – Quindi sono pienamente nel rispetto della legge. Poi scatta la Severino, che avvia la procedura per la sospensione, non per la decadenza. Chi ha fatto ricorso è stato reinsediato, dai Tar ma anche dal tribunale civile a Bari”, ricorda De Luca. Per Vincenzo De Luca scatterà la sospensione “Se lo deciderà il presidente del consiglio”.

A Lucia Annunziata, che usa il termine “illegalità” per definire il suo atteggiamento verso la Severino, l’ex sindaco di Salerno torna a parlare di “aggressione cinica, infame, senza precedenti” nei suoi confronti durante la campagna elettorale e replica piccato: “E’ una falsità. Mi sono mosso nel pieno e totale rispetto delle leggi, anche di una legge sbagliata come la Severino, il cui spirito doveva essere buttare fuori ladri e tangentisti, non impedire alle persone perbene di lavorare”.