Nei farmaci contro il colesterolo l’ultima frontiera della lotta al cancro

Dagli Stati Uniti arriva una buona notizia nella lotta contro il cancro. Due distinti studi, uno sulle donne condotto dalla Yale University, ed uno sugli uomini, della Rutger University, hanno scoperto che l’assunzione delle statine, i più noti farmaci contro il colesterolo, riducono la progressione della malattia (ma non l’insorgenza), con percentuali differente a seconda dei tessuti colpiti. Nella prima ricerrca, che ha coinvolto 146.326 donne tra i 50 e i 79 anni per un periodo di oltre 15 anni, si è visto che quante assumevano statine, avevano il 22 % di chance in meno di morire di qualsiasi forma di tumore. Per il cancro al seno la percentuale saliva al 40%, del 42% per quello alle ovaie e del 43% per l’intestino. L’effetto raggiungeva il 55% nel più raro tumore osseo.

Nel secondo studio, condotto su 22.110 uomini con cancro alla prostata si è visto che tra quanti assumevano statine la mortalità si riduceva del 43%. Nel caso degli uomini la stessa percentuale si raggiungeva somministrando la metformina, uno degli ipoglicemizzanti orali più usati. Gli studi, presentati al convegno annuale di Chicago della American Society for Clinical Oncology hanno comunque ricordato gli effetti indesiderati prodotti dalle statine: dal dolore muscolare alla perdita di sangue dal naso, allo sviluppo del diabate di tipo 2. Ma i vantaggi possono superare gli effetti indesiderati quando si tratta di pazienti con cancro conclamato, come quelli presi in esame dalle due ricerche.