PEDOFILIA, LA PONTIFICIA COMMISSIONE CHIEDE RISPOSTE TEMPESTIVE E TRASPARENTI

“Coloro che sono in posizioni di autorità nella Chiesa rispondano tempestivamente, trasparentemente e con il chiaro intento di permettere di raggiungere la giustizia”. E’ quanto si legge in una nota emessa dalla Pontificia Commissione per la protezione dei minori istituita da Papa Francesco e presieduta dall’arcivescovo di Boston, il cardinale Sean O’Malley.

La Commissione è intervenuta in merito alla durissima polemica dei giorni scorsi contro il cardinale australiano George Pell, portata avanti da un membro dello stesso organismo, Peter Saunders – da bambina vittima di un prete pedofilo – che ha accusato il prefetto della Segreteria per l’Economia di “freddezza” verso le vittime di reati commessi da preti australiani. A difesa del cardinale australiano nei giorni scorsi era intervenuto Padre Lombardi, portavoce della Santa Sede, che aveva definito la risposta di Pell “meritevole di rispetto e di attenzione”, ma aveva evitato di entrare nel merito delle accusa lanciate da Sanders.

Stessa linea per la Commissione che ha spiegato di che “come stabilito dal mandato del Santo Padre la commissione non ha giurisdizione per commentare su casi o inchieste singole. La Pontificia Commissione per la protezione dei minori rimane impegnata nella sua missione che, come sottolineato negli statuti provvisori recentemente approvati, è quella di aiutare la Chiesa in tutto il mondo a proteggere i minori e che gli interessi dei sopravvissuti e delle vittime degli abusi sia primario”.

Inoltre la Commissione ha sottolineato che i casi australiani verranno esaminati dal Consiglio Verità, Giustizia e Guarigione australiano e lo stesso cardinale Pell verrà ascoltato dalla Royal Commission of Inquiry into Institutional Child Sex Abuse.