MINORI SCOMPARSI, IN ITALIA SONO 15MILA GLI UNDER 18 MAI RINTRACCIATI

A pochi giorni dalla Giornata Interinazione per i Bambini scomparsi, celebrata il 25 maggio scorso, Vittorio Piscitelli – Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse del Ministero dell’Interno – rivela le cifre riguardanti i minori scomparsi in Italia. Dal 1974 al 31 dicembre 2014, nel nostro Paese gli under 18 non ancora rintracciati sono 15.117, il 51,7% del totale delle persone scomparse. Di questi, 13.489 sono stranieri e 1.628 italiani. In un’intervista, il commissario Piscitelli spiega che “la maggior parte di queste scomparse si risolve positivamente nel giro di pochi giorni: su 37.081 denunce presentate dal 1974, il 64% (23.592) è stato ritrovato”.

Sono molteplici i motivi delle sparizioni: 3.690 i minori allontanatisi volontariamente dalle proprie residenze, per la maggior parte adolescenti (14-17 anni) spesso con evidenti disagi familiari. Sono invece 330 i minori contesi, sottratti da un coniuge o da un familiare” all’interno di famiglie miste, spesso portati all’estero. L’allontanamento da istituto o comunità rappresenta negli ultimi anni la casistica più numerosa: 6.141, di cui 5.689 stranieri e 452 italiani. L’introduzione della legge 203/12, che prevede l’immediato accoglimento della denuncia di scomparsa e la tempestività delle ricerche, “ha permesso di registrare negli ultimi due anni un notevole aumento dei ritrovamenti”.

Secondo Piscitelli “il problema dei problemi” è costituito dai minori stranieri non accompagnati, l’89,2% del totale, in fuga da “conflitti armati, disordini, persecuzioni razziali o violazione di diritti umani, o semplicemente per sfuggire alla povertà o ricongiungersi ai propri familiari”. Si tratta, prosegue, di minori esposti a diversi pericoli: mossi dal bisogno “accettano qualunque attività a qualsiasi condizione” con il rischio di “cadere vittima della tratta di esseri umani, dell’arruolamento nelle organizzazioni criminali, dello sfruttamento e del lavoro nero. Per i minori italiani il rischio maggiore è invece rappresentato dall’adescamento sul web”.

Per prevenire la fuga dei minori stranieri, aggiunge Piscitelli, “è necessario garantire la loro identificazione e il foto-segnalamento da parte delle autorità di Pubblica sicurezza”. Intanto il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il Tribunale dei minori, le Forze di polizia, le Regioni, l’Anci e le strutture di accoglienza stanno lavorando “per la messa a punto di un Sistema nazionale informativo minori stranieri, che consiste nell’attribuzione di un codice identificativo a ogni minore per renderlo più visibile e tutelato”. Essenziale “la collaborazione sinergica” tra istituzioni, in particolare con Prefetture, Forze di polizia, Interpol, Autorità giudiziaria e strutture diplomatiche all’estero.