MACABRO RITROVAMENTO A TIKRIT: 470 CADAVERI NELLE FOSSE COMUNI

Macabra scoperta in Iraq dove sono stati ritrovato 470 cadaveri nelle fosse comuni vicino a Tikrit, la città che nei mesi scorsi è stata il simbolo della battaglia tra lo Stato Islamico e l’esercito regolare. Lo riferisce l’emittente al Arabiya.  Nello specifico si tratterebbe dei resti dei soldati iracheni uccisi in quello che viene definito il “massacro di Speicher”, una base nei pressi di Tikrit  dove lo scorso giugno l’Isis fece il suo ingresso. L’Onu e le Ong stimano che possano essere fino a 1.700 i militari uccisi sommariamente dagli uomini di al Baghdadi. La liberazione della città è avvenuta ad aprile scorso dopo una lunga e faticosa battaglia.

Non si arresta però l’avanzata dell’Isis che nonostante i bombardamenti della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti ha conquistato Ramadi a 100 km circa da Baghdad e nella vicina Siria ha fatto bottino dell’antica e preziosa Palmira, patrimonio dell’Unesco. Nei territori in cui prendono il controllo i miliziano stanno attuando un regime durissimo basato principalmente sul terrore. Per ottenere questo potere puntano sulle esecuzioni di massa, come quelle che si sono consumate in Siria dove solo nell’ultimo mese sono state giustiziate 464 persone. Tra le vittime ci sarebbero 149 civili, mentre il resto sono soldati , combattenti ribelli moderati e miliziani jihadisti accusati di tradimento. Questi i dati forniti dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha aggiornato a 2.618 il numero delle persone uccise da quando, a giugno dell’anno scorso, fu proclamato il ‘Califfato Islamico’.