PRIMA GUERRA MONDIALE, MATTARELLA NEI LUOGHI DEL CONFLITTO

In occasione del centenario della Grande Guerra (l’Italia entrò nel conflitto il 24 maggio 1915) il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto stamane una corona di fiori all’Altare della Patria. Con lui c’era il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Presenti inoltre, in rappresentanza del Parlamento, il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti e la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. Il capo dello Stato, accolto dal capo dello stato maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano, ha passato in rassegna i militari schierati. Dopo la cerimonia Mattarella è partito alla volta di San Michele del Carso, nel goriziano, dove arriverà alle 15.30. Si tratta di un luogo simbolo del fronte italiano.

All’alba del 24 maggio 1915 le prime avanguardie del Regio Esercito avanzarono verso la frontiera, varcando quasi ovunque il confine e occupando le prime postazioni al fronte. All’inizio, la mobilitazione italiana avvenne con lentezza a causa della difficoltà di muovere contemporaneamente più di mezzo milione di uomini con armi e servizi. Vennero sparate le prime salve di cannone contro le postazioni austro-ungariche asserragliate a Cervignano del Friuli che, poche ore più tardi, divenne la prima città conquistata; lo stesso 24 maggio cadde il primo soldato italiano, Riccardo di Giusto.

All’alba dello stesso giorno la flotta austro-ungarica bombardò la stazione ferroviaria di Manfredonia, le città di Ancona, Senigallia, Potenza Picena e Rimini senza causare gravi danni, eccetto che ad Ancona; la Regia Marina si oppose efficacemente solo a largo di Porto Bruno, costringendo la forza nemica a ritirarsi anzitempo.