GRECIA, IL PORTAVOCE DI SYRIZA: “NON CI SONO FONDI PER PAGARE IL FMI”

“Non ci sono fondi per rimborsare l’enorme prestito al Fondo monetario internazionale, ma pagheremo stipendi e pensioni”, è quanto ha dichiarato il portavoce del gruppo parlamentare di Syriza, Nikos Filis, durante un’intervista alla tv Antenna 1. Inoltre il portavoce del partito ha sottolineato l’impellente necessità di una ristrutturazione del debito greco. La Grecia entro la fine del mese di giugno è chiamata a restituire 1,5 miliardi di euro, il doppio del denaro che ha restituito nel mese di maggio.

Una delle tranche del prossimo mese scade il 5 giugno, data entro la quale la Grecia dovrà restituire 310 milioni di euro, ma come ha sottolineato il ministro del Lavoro greco Panos Skourletis, il primo ministro Alexis Tsipras “raggiungerà un accordo basato su prestiti in cambio di riforme nei prossimi giorni”. “Vi assicuro che se ci dovessimo trovare di fronte a un dilemma tra pagare un creditore che si rifiuta di firmare un accordo con noi e un pensionato, pagheremo il pensionato. – ha aggiunto il ministro del lavoro – Spero saremo in grado di pagare entrambi”.

Nel frattempo il premier greco Alexis Tsipras si appresta a presentare domani ai leader europei, che si riuniranno a Riga, il piano per la ristrutturazione del debito ellenico. Inoltre al termine del vertice il capo del governo greco potrebbe incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il presidente della Commissione Ue Jean Claude Junker.

A peggiorare il quadro ellenico arriva anche l’ultimo rapporto redatto dall’agenzia di rating Moody’s, che mette in guardia dal “grave deterioramento” che coinvolgerebbe liquidità e accesso ai fondi delle banche della Grecia, dalle quali dallo scorso dicembre sono stati ritirati oltre 30 miliardi di dollari, circostanza che non fa che aumentare la dipendenza delle banche stesse dai finanziamenti della Bce, fondi che al momento sono assicurati tramite il canale di emergenza Ela gestito dalla Banca di Grecia.