BUONA SCUOLA, OK DELLA CAMERA

La Camera dei deputati ha approvato il ddl sulla scuola con 316 sì, 137 no e 1 astenuto. La parola ora passa al Senato che dovrà dare il via libera definitivo. Anche se prima di approdare a palazzo Madama il testo subirà alcune modifiche per andare in contro alle richieste di insegnanti, dirigenti e studenti. Lo ha assicurato la senatrice Francesca Pugli, responsabile dell’Istruzione nella segreteria Pd. “Abbiamo migliorato il provvedimento dialogando con tutto il mondo della scuola – ha spiegato – . Continueremo a farlo nel passaggio al Senato. Come ha detto anche ieri sera il Presidente del Consiglio non è un prendere o lasciare”. Puglisi ha voluto ringraziare la relatrice Maria Coscia e tutte le deputate e i deputati per “aver dato un contributo determinante al testo, assicurando anche quelle modifiche frutto degli incontri che abbiamo avuto con professori, studenti e sindacati. Nella più importante delle riforme, il Governo Renzi ha deciso di fare un disegno di legge e non un decreto perché la scuola non fosse più terreno di scontro ideologico”.

Il dovere della politica, ha proseguito, ora è quello di “tornare ad investire 3 mld di euro l’anno, di mettere in cattedra oltre 100 mila insegnanti a settembre, di rilanciare l’autonomia e la qualità della scuola pubblica. Non possiamo stare inermi a guardare il 18% di ragazzi che abbandonano la scuola e il 44% di giovani disoccupati. La buona scuola serve anche a questo”. “Emozionata e soddisfatta per ok” è stato invece il commento del ministro Stefania Giannini su Twitter. “Questo disegno di legge – ha affermato il responsabile del Miur – è il vero antidoto al clientelismo e alla corruzione”.

Ecco i punti principali in cui si articola la Buona Scuola.

PIÙ AUTONOMIA. Con la modifica dell’articolo 1 è stata ribadita l’autonomia scolastica da attuare attraverso alcuni strumenti: la possibilità di rimodulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina; il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo. Le scuole dovranno dunque garantire ‘l’apertura pomeridiana delle scuole e la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe’ o potrà prevedere ‘articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della Repubblica n. 89 del 2009’. Infine, le scuole potranno rimanere aperte anche d’estate. Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, infatti, gli istituti e gli enti locali promuoveranno ‘attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive’ da svolgersi negli edifici scolastici.

100 MILA ASSUNZIONI. Il testo – dopo il passaggio in commissione – conferma l’assunzione, da quest’anno, di circa 100 mila docenti: i vincitori del concorso a cattedre del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento. Rimangono fuori dal Piano straordinario di assunzioni gli idonei del concorso 2012. Per loro l’assunzione – prevede un emendamento di Forza Italia – arriverà il 1° settembre 2016 e negli “anni successivi”, “sino all’esaurimento dei soggetti aventi titolo”.

CHIUSURA GAE SOLO SE ESAURITE. In aula alla Camera è stato approvato anche un emendamento del Pd che modifica la chiusura delle Graduatorie a esaurimento (le Gae) in modo che perdano efficacia dal 1° settembre 2016 (in vista del Piano straordinario di assunzioni) ma solo – ed è questa la novità – ‘se esaurite’.

FUTURO CONCORSO PER SOLI ABILITATI Per quanto riguarda gli abilitati Tfa e Pas, anche loro esclusi dal Piano assunzioni, è stato previsto un concorso ‘ad hoc’: il concorsone dovrà essere bandito entro il 1°ottobre 2015 e vi potranno accedere, per l’assunzione a tempo indeterminato, ‘esclusivamente i candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento per la classe di concorso o la tipologia di posto per cui concorrono’. Inoltre, è stato previsto un limite al numero di idonei: non potranno essere più del 10% del numero dei posti banditi. Sempre per il futuro concorso viene previsto che costituiranno titoli ‘valutabili in termini di maggior punteggio’: aver insegnato per massimo 180 giorni con contratti a tempo e il titolo di abilitazione all’insegnamento ‘conseguito a seguito sia dell’accesso ai percorsi di abilitazione tramite procedure selettive pubbliche per titoli ed esami, sia del conseguimento di specifica laurea magistrale o a ciclo unico’. Le graduatorie avranno dureranno 3 anni.

SÌ SCELTA TRA SOSTEGNO O POSTI COMUNI. docenti che saranno assunti con il Piano straordinario di assunzioni 2015 potranno scegliere se entrare di ruolo sul sostegno oppure sui posti comuni. Quindi salta l’obbligo per gli insegnanti abilitati al sostegno di essere assunti sui posti medesimi. Il testo attuale prevede infatti che ‘sono assunti prioritariamente sui posti di sostegno’ quei docenti ‘in possesso del relativo titolo di specializzazione’.

ANCHE ALLE ELEMENTARI DOCENTI DI EDUCAZIONE FISICA. Coloro che hanno una specializzazione in Scienze motorie dal prossimo anno scolastico potranno essere a tutti gli effetti docenti nelle scuole elementari.

FORMAZIONE DOCENTI E BONUS ANNUALE. I docenti avranno 500 euro all’anno per la propria formazione: si va dai libri ai software, dai concerti ai corsi. A questi si aggiungono anche 40 milioni di euro stanziati per la loro formazione durante il servizio. Il ddl, inoltre, mette a disposizione 200 milioni di euro a partire dal 2016 per il merito del singolo docente: il bonus verrà distribuito dal dirigente al docente che lo merita, motivando la decisione al consiglio di Istituto.

PRIMA COPERTURA ORGANICO SOSTEGNO, POI CATTEDRA Il governo è delegato a rivedere i criteri di inserimento nei ruoli di sostegno e, in particolare, a garantire che l’alunno con disabilità abbia per l’intero grado d’istruzione lo stesso insegnate di sostegno. L’esecutivo dovrà quindi prevedere “la revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendete possibile allo studente lo stesso insegnante di sostegno per l’intero ordine o grado d’istruzione”. Inoltre dovrà essere previsto “che il passaggio di cattedra su posto disciplinare’, non avvenga ‘prima di aver coperto il posto organico di sostegno”.

ALBI COME PROVINCE. Il ddl disciplina l’istituzione dell’organico dell’autonomia, che sarà composto da posti comuni, posti di sostegno e posti per il potenziamento dell’offerta formativa. L’anno scolastico 2015-2016, con le modifiche, diviene di fatto un anno transitorio. Per il prossimo anno, infatti, gli ambiti territoriali’ delle scuole avranno ‘estensione provinciale’. Questi saranno poi ridefiniti nel 2016, all’interno dei quali saranno costituite le Reti di scuole.

RETI DA 2016, MENO SEGRETERIE E PIÙ MOBILITÀ. Dal 2016 partiranno a regime gli ambiti territoriali sub-provinciali (e inferiori alle città metropolitane) e le Reti di scuole (queste potranno utilizzare gli stessi docenti e accorpare le segreterie amministrative). La modifica introdotta in commissione prevede che entro il 31 marzo 2016 gli uffici scolastici regionali dovranno definire l’ampiezza degli ‘ambiti territoriali’ – che dovranno essere ‘inferiori’ alla provincia – e dentro i quali saranno istituite le Reti di scuole. Queste – che dovranno essere costituite entro il 30 giugno 2016 – potranno sottoscrivere accordi per la gestione delle ‘risorse professionali’ (il personale), le attività amministrative (segreterie) e le iniziative didattiche. L’utilizzo dei docenti nelle future reti di scuole dovrà rispettare le leggi in tema di non discriminazione sul luogo di lavoro.

STOP AL PIANO ANNUALE. Il Piano dell’offerta formativa sarà solo triennale, ma potrà essere ‘rivisto annualmente entro il mese di ottobre’. E ancora: cambia l’iter di preparazione del Piano dell’offerta che sarà prima elaborato dal Collegio dei docenti sulla base ‘degli indirizzi definiti’ dal dirigente scolastico’ e sarà poi approvato dal Consiglio di istituto. Il nuovo Pof triennale dovrà prevedere ‘il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia sulla base del monte ore degli insegnamenti, nonché del numero del numero di alunni con disabilità, fema restando la possibilità di istitutire posti di sostegno in deroga’. Infine, la modifica stabilisce che nel piano dovranno essere presenti non solo le attività formative dei docenti ma anche del personale Ata, in un primo momento escluso.

LA SCELTA DEI DOCENTI. La scelta dei docenti a cui attribuire gli incarichi rimarrà in capo al solo dirigente scolastico, ma i professori potranno inviare la propria candidatura per i colloqui. Sarà inoltre “assicurata trasparenza e pubblicità dei criteri adottati, degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito internet dell’istituzione scolastica”. Il dirigente, per la copertura dei posti della scuola ‘propone’ gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti. Il preside potrà quindi utilizzare i professori in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, “purché possegga titoli di studio, percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire”. La proposta di incarico dovrà avvenire sulla base di questi criteri: durata triennale e rinnovabile per ulteriori cicli triennali; “conferimento degli incarichi con modalità che valorizzino il curriculum, le esperienze e le competenze professionali, anche attraverso lo svolgimento di colloqui”; trasparenza e pubblicità degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito internet della scuola.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. Il ddl rafforza il collegamento fra scuola e mondo del lavoro. In particolare, introduce una previsione di durata minima dei percorsi di alternanza scuola-lavoro negli ultimi 3 anni di scuola secondaria di secondo grado (almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei licei), prevede la possibilità di stipulare convenzioni anche con gli ordini professionali e dispone che l’alternanza può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche – nonché, in base alle modifiche apportate durante l’esame in sede referente, all’estero – e anche con la modalità dell’impresa formativa simulata.

STOP CYBERBULLISMO E DISPERSIONE. La commissione, durante l’esame, ha approvato l’emendamento della relatrice per il contrasto al cyberbullismo e alla dispersione scolastica. Dunque tra gli obiettivi nazionali che le scuole dovranno garantire dovrà esserci il ‘contrasto’ della dispersione scolastica, al bullismo della e dovrà essere garantita ‘la più ampia inclusione scolastica’. Non solo perché le scuole dovranno garantire il diritto allo studio degli alunni ‘con bisogni educativi speciali’ anche attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.