Giovani e lavoro, come trovarlo

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ocminMentre l’Italia fatica ancora a ritrovare la strada della crescita, i nostri giovani, con un tasso di disoccupazione di nuovo in salita, come confermano i dati Istat di marzo, faticano a ritrovare la bussola che li proietta fiduciosi verso il futuro. Aumenta, infatti, cosa molto preoccupante, la categoria dei cosiddetti “neet”, che non studiano, non lavorano e neanche lo cercano. Molti dei nostri giovani, come testimonia anche l’ultimo Rapporto “Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes, lasciano il nostro Paese per trovare fortuna all’estero.

Nel 2013 si sono trasferiti all’estero 94.126 italiani, +16,1% rispetto al 2012, di cui buona parte è rappresentata dai giovani di età compresa tra i 18-34 anni (36,2%), tra cui molte ragazze. Proprio per contrastare questo fenomeno la Cisl è impegnata su diversi fronti al fine di promuovere azioni concrete di sostegno al buon lavoro dei nostri ragazzi e ragazze, a partire dalla Campagna di mobilitazione “Basta omertà sui veri precari” per denunciare e contrastare il fenomeno delle false partite iva, finte collaborazioni e varie tipologie di lavoro dipendente mascherato.

Per quanto riguarda le ragazze, che risultano più penalizzate, specie al Sud, l’Organizzazione si sta adoperando attualmente all’interno del Piano italiano di attuazione Garanzia Giovani con l’obiettivo di avanzare proposte, anche in ottica di genere, da fornire alle Regioni affinché adottino strumenti adeguati per incentivare il lavoro dei giovani e in particolare quello per l’appunto delle giovani donne. Le nostre proposte mirano, da un lato, alla qualificazione dei Centri per l’impiego sia pubblici che privati accreditati, così come stabilito da apposito Protocollo con il Ministero del lavoro e la Struttura di Missione, finalizzati a fornire informazione diretta ai giovani nell’ambito delle proposte inserite nella Garanzia Giovani; dall’altro, al potenziamento e all’ottimizzazione dei servizi presenti sul portale nazionale per l’incontro domanda-offerta di lavoro “Clicklavoro” sul quale potrebbe essere funzionale l’inserimento, ad esempio, di una apposita “area rosa” a favore delle giovani donne, come anche la previsione di una premialità in favore di quelle aziende che creano più occasioni di lavoro.

La Cisl è impegnata a promuovere il Piano Giovani sostenendo e favorendo, laddove si possano creare le condizioni di reciproco interesse, accordi di sussidiarietà avanzata, dall’accoglienza fino alla gestione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. La corretta informazione dei giovani, dunque, per la Cisl rimane fondamentale, ecco perché riteniamo importante che gli stessi operatori dei Centri per l’impiego vengano adeguatamente “formati” ed “accompagnati” sulla materia per cogliere appieno le reali opportunità offerte dalla Garanzia Giovani. Resta fermo l’impegno del sindacato a livello contrattuale, in particolare nell’ambito della contrattazione di secondo livello e della bilateralità dove è possibile immaginare percorsi formativi e non solo, tarati anche sulla componente giovanile femminile in linea con gli interventi sopra ipotizzati.

Il Piano Giovani è una grossa opportunità che ci offre l’Europa e che non possiamo sprecare. Continueremo, pertanto, a monitorare l’attuazione del Piano e a contribuire a tutte le iniziative che vanno nella direzione di creare vere opportunità di lavoro per i giovani, la cui mancanza ostacola fortemente la pianificazione del proprio futuro come lavoratori, lavoratrici, madri, padri e persone.