A BOLOGNA L’OPERA DI MOZART DIVENTA 3D

L’opera diventa 3D, ma non al cinema, cosa che accade già da qualche anno, bensì nello spazio originario di questo genere musicale: il teatro. Sabato 16 maggio il gruppo di ricerca teatrale Fanny & Alexander, che ne ha curato l’allestimento scenografico sotto la direzione musicale di Michele Mariotti debutta con il “Flauto Magico” di Mozart al Comunale di Bologna. Per l’esordio alla regia lirica il gruppo ha scelto un titolo di ascendenza bergmaniana, autore cinematografico svedese a cui si ispira e al quale ha dedicato il suo nome. E la regia tridimensionale de il “Flauto Magico” vuole essere un omaggio al grande maestro, che dall’opera di Mozart ha tratto uno dei suoi indimenticabili film.

Questo “Die Zauberflöte”, voluto da Nicola Sani, sovrintendente del Comunale di Bologna, è uno degli eventi di stagione, vista anche la presenza di un cast giovane (tra cui Paolo Fanale e Maria Grazia Schiavo). Nell’opera, con meraviglia e humour, si intrecciano i cantanti in carne e ossa con le immagini, non per creare effetti speciali, ma per raccontare che se il teatro è finzione, la realtà non è da meno. “L’ambiguità, il tema del doppio per noi è stata una grande attrazione – spiegano i produttori -. Tanto che, per esempio, il Palazzo di Sarastro, sarà uguale al teatro stesso e le maschere e il coro saranno vestiti uguali. Il gioco di finzione e realtà ha mille riverberi. Il 3D rende tutto più ambiguo perché ti proietta in una dimensione fantastica. Il 3D connette immediatamente con l’illusione”. Agli spettatori saranno distribuiti occhialini con i quali potranno vedere, avvisati dai sovra-titoli, una serie di filmati in 3D. Questa installazione speciale occuperà circa quarantacinque minuti delle tre ore di spettacolo.