CICLONE CAMERON, I CONSERVATORI STRAVINCONO LE ELEZIONI IN GRAN BRETAGNA

Dopo il tanto atteso fiocco rosa del nuovo royal baby, i britannici hanno un’altra certezza: il nuovo governo sarà dei conservatori. Il leader del partito, David Cameron, ha infatti fatto “strike” alle ultime elezione del 7 maggio scorso, guadagnando 331 seggi, 5 in più rispetto a quelli necessari e ben 28 in più rispetto al 2010. Una vittoria assoluta che neppure i vertici del suo schieramento di aspettavano. Il Premier, tenendo fede alla promessa di stabilità che lo ha premiato alle urne, ha già riconfermato quattro membri del precedente governo: George Osborne all’economia, Theresa May agli interni, Michael Fallon alla difesa e Philip Hammond agli esteri.

Nel breve discorso pronunciato a Downing Street dopo aver ricevuto dalla regina Elisabetta l’incarico di formare il nuovo governo, Cameron ha confermato l’intenzione di voler indire un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione. “Faremo il referendum sul nostro futuro in Europa”, ha detto. Commentando la vittoria elettorale, Cameron ha poi aggiunto: “Il governo che ho guidato finora ha fatto un buon lavoro e gettato le basi per un futuro migliore: ora bisogna costruire sulle fondamenta”.

Ottimi anche i risultati raggiunti dallo Scottish National Party di Nicola Sturgeon che ha guadagnato 56 sui 59 seggi scozzesi, superando anche qui ogni più rosea aspettativa. E poi ci sono i perdenti, a cominciare da Ed Miliband, il cui partito è andato male e ha ottenuto solo 232 seggi, perdendo per strada membri importanti come Ed Balls, cancelliere ombra, e Jim Murphy, leader dell’ormai esanime Labour scozzese. E Nick Clegg, che con gli 8 seggi LibDem ha registrato una calo devastante del 60% rispetto al voto del 2010, uscendo malconcio da un’esperienza di governo in cui gli elettori non gli hanno riconosciuto di aver fatto la differenza sull’aumento delle tasse universitarie. Infine, il terzo perdente della giornata è stato Nigel Farage, il cui partito anti-europeista Ukip si è posizionato terzo su scala nazionale con il 12,6% dei voti anche se ha ottenuto soltanto un seggio. Tutti e tre i leader politici si sono dimessi. “Avevo detto che se non avessi vinto mi sarei dimesso”, ha dichiarato Farage e mantenendo fede alla parola data, ha nominando Suzanne Evans come nuova “leader temporanea”. Per adesso, Cameron può dormire sonni tranquilli: la Gran Bretagna ha scelto il suo Premier senza incertezze.