PREMIO BOOKER 2015: VINCE “L’ITALIANO”

Lo scrittore tunisino Chokri Mabkhout si è aggiudicato il prestigioso premio arabo internazionale “Booker 2015” grazie al suo romano “Ettalyani”, l’italiano, edito da Dar Tanweer. L’annuncio è stato dato nel corso della cerimonia ufficiale tenutasi ad Abu Dhabi, in occasione dell’inaugurazione della fiera del libro che si svolge ogni anno nella capitale degli Emirati Arabi Uniti. Curioso il fatto che prima della vittoria, il libro non fosse disponibile negli Emirati Arabi, tanto che alcune testate giornalistiche avevano ironizzato sul vincitore “censurato”. Tuttavia l’editore ha fatto sapere che l’opera di Mabkhout arriverà presto anche nelle librerie di Arabia.

Il premio Booker, il più importante riconoscimento per quanto riguarda il romanzo in lingua araba, che consiste in 50 mila dollari e la traduzione in inglese per l’opera vincitrice, venne istituito nel 2007 per promuovere nel mondo il romanzo in lingua araba. “Ettalyani”, opera vincente, è stata selezionata tra 180 libri provenienti da 15 nazioni arabe. Un bel successo per Mabkhout, già autore di numerosi saggi e direttore universitario della Manouba. Il romanzo è stato definito dal presidente della giuria, lo scrittore palestinese Mourid Bargouthi, ”Un debutto magico che ti rapisce fin dal primo capitolo”.

Il romanzo, ambientato a Tunisi nella fine degli anni ‘80, narra le vicende personali di Abdel Nasser, soprannominato ”l’italiano” a causa del suo stile elegante, conducendo il lettore a rivivere il particolare periodo storico della transizione tunisina dal periodo di Bourguiba a quello di Ben Ali. Ne fuoriesce il ritratto di un uomo dalla personalità complessa e sfaccettata, in cui anche i suoi aspetti secondari vengono illustrati dall’autore in maniera esemplare, espedienti usati anche per descrivere i tratti di Zina, la moglie del protagonista che viene sapientemente resa come un continuo alternarsi di fiducia e diffidenza, durezza e dolcezza, forza e fragilità. Il romanzo riesce a descrivere con efficacia l’agitazione più grande che si respira nel Paese, esplorando temi personali e pubblici.