ITALICUM, MATTARELLA HA FIRMATO

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la nuova legge elettorale. L’Italicum era stato approvato in via definitiva lunedì scorso dalla Camera. Si chiude così una vicenda iniziata a gennaio 2014 con il patto del Nazareno tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi che gettò le basi di una riforma fortemente voluta da Giorgio Napolitano. Non va però in soffitta il Consultellum, l’ibrido prodotto dalla Corte Costituzionale dopo la parziale abrogazione del Porcellum, visto che l’Italicum entrerà in vigore solo nel 2016.

Per Matteo Renzi, che ha prontamente tweettato la foto della firma da parte di Mattarella, si tratta della prima vera vittoria da quando è arrivato a Palazzo Chigi. Per centrare l’obbiettivo non ha esitato a forzare i tempi chiedendo la fiducia alla Camera, uno dei gesti più contestati della sua premiership. Il prossimo passo è la modifica della Costituzione con il passaggio al monocameralismo. Un partita difficile ma necessaria. Vani sono stati gli inviti a Mattarella da parte delle opposizioni, 5 Stelle in testa, a non firmare la legge. “Mattarella firma l’Italicum e contraddice se stesso. Un democristiano è per sempre” ha scritto su Twitter il deputato pentastellato Cioffi. Forza Italia e Popolari per l’Italia si muovono e annunciano di voler percorrere la strada del referendum abrogativo. Civati, fresco di uscita dal Pd, dava per scontato l’imprimatur del Presidente ma prevede che “la Consulta avrà da dire qualcosa”.

ECCO COME FUNZIONA L’ITALICUM

Entrata in vigore dal luglio 2016; premio di maggioranza alla lista che supera il 40% dei voti, o ballottaggio tra i due partiti più votati se nessuno supera quella soglia; sbarramento al 3% e capilista bloccati. E’ questo
l’Italicum 2.0, la riforma elettorale approvata oggi dalla Camera.

IN VIGORE DAL LUGLIO 2016: La legge vale solo per la Camera
ed entrerà in vigore solo nel luglio 2016, data in cui si pensa
che sia stata approvata la riforma costituzionale, che prevede
un Senato non più elettivo.

PREMIO DI MAGGIORANZA: l’Italicum è un proporzionale che assegna
un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che
supera il 40%. Se nessun partito raggiunge tale percentuale, si
svolge un secondo turno tra i due partiti più votati, per
l’assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i
290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti.

SBARRAMENTO AL 3%: entrano alla Camera tutti i partiti che
abbiano superato il 3%.

100 COLLEGI: l’assegnazione dei seggi della Camera avviene
proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello
nazionale su 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti 6-7
deputati.

PREFERENZE E CAPILISTA: Nei 100 collegi ciascun partito
presenta una lista di 6-7 candidati: il capolista è bloccato
(cioè è eletto automaticamente se scatta il seggio) mentre le
preferenze valgono solo per gli altri candidati.

VOTO DI GENERE: sono possibili due preferenze, purché la
seconda sia di genere diverso dalla prima. Se le due preferenze
sono entrambe per candidati dello stesso sesso, la seconda
preferenza è annullata.

ALTERNANZA UOMO-DONNA: le liste devono esser composte in modo
da alternare un uomo ad una donna. Nell’ambito di ogni
circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono
essere superiori al 60% del totale.

MULTICANDIDATURE: E’ possibile che un candidato si presenti
in più collegi, fino ad un massimo di 10.

SCHEDA: La scheda vedrà a fianco del simbolo di ciascun
partito il nome del capolista bloccato, e due spazi dove
scrivere le due eventuali preferenze.

TRENTINO ALTO ADIGE / VALLE D’AOSTA: In Trentino Alto Adige e
nella Valle d’Aosta si vota con i collegi uninominali, come il
Mattarellum.

ERASMUS: potranno votare per corrispondenza i cittadini
italiani che sono all’estero per almeno tre mesi o per motivi di
studio (per esempio l’Erasmus), per lavoro o per cure mediche.