INDESIT-WHIRPOOL: DOPPIA PROTESTA DEI DIPENDENTI DI CARINARO

E’ stata un’altra giornata di protesta per i lavoratori dello stabilimento Whirlpool-Indesit di Carinaro (Caserta) destinato alla chiusura secondo il piano di ristrutturazione previsto dalla società americana di elettrodomestici per l’ex marchio italiano. Alcuni dipendenti hanno occupato i binari della stazione del capoluogo campano, impedendo così il regolare traffico ferroviario. Per far cessare la mobilitazione è stato necessario l’intervento del questore Francesco Messina il quale ha garantito che il prefetto Carmela Pagano riceverà una delegazione di sindacalisti e lavoratori.

Un’altra protesta era andata in scena sul tetto dello stabilimento di Carinaro sul quale sono saliti alcuni dipendenti. Sul posto sono intervenute immediatamente le autorità che hanno parlato con i manifestanti invitandoli a scendere. Complici anche le altissime temperature di queste ore gli operai, che hanno un’età compresa tra i 40 e i 55 anni, si sono decisi ad abbandonare la protesta salendo sulla cesta dei vigili del fuoco scendendo nuovamente a terra.  “Ho detto loro che non serviva il sacrificio umano. La vita è preziosa per loro e per le loro famiglie – ha dichiarato Rosaria Della Volpe, delegata Fim che è riuscita a convincere i colleghi -. Il caldo insopportabile di queste ore avrebbe, infatti, messo a rischio seriamente la loro salute”.

La sindacalista ha comunque assicurato che la protesta “continuerà perché se dovesse chiudere questo stabilimento i lavoratori non potrebbero essere ricollocati e certamente andrebbero ad ingrossare le fila della delinquenza locale dal momento che sono troppo vecchi per essere riassunti e troppo giovani per andare in pensione. Non permetteremo la chiusura di Carinaro. Nel Casertano c’è un vero e proprio cimitero di croci delle fabbriche che hanno chiuso. I lavoratori sono esasperati. E’ in discussione la tenuta sociale del territorio. Non possiamo permetterci quest’altra desertificazione. Da terra di lavoro questa si può facilmente trasformare in terra di delinquenza”