RIFORMA DELLA SCUOLA, NON DIMENTICHIAMOCI DI QUELLA PRIVATA

Buongiorno Direttore,
ho appena letto l’intervento di Fioroni sulla scuola, da voi pubblicato. Non una sola parola è stata spesa sulla scuola non statale che, al pari di quella statale svolge una funzione pubblica di primaria importanza.

Quello che il Governo ha in mente di fare è veramente prossimo al nulla sull’argomento: una detrazione riservata ad alcune fasce di reddito per la sola scuola primaria.

A mio modesto avviso ci sono almeno due punti sui quali si dovrebbe insistere, purtroppo completamente assenti dal dibattito, anche per la responsabilità dei politici cosiddetti cattolici che in teoria dovrebbero avere a cuore la famiglia e la libertà di educazione:

1) Le famiglie hanno il diritto di scelta educativa, un diritto naturale che viene di fatto negato nel momento in cui la scuola non statale diventa una opzione che solo pochi si possono permettere. E’ un fatto grave su cui si registra un disimpegno e una disinformazione vergognosi.

2) Solo attraverso un sistema integrato pubblico/privato, così come in altri ambiti fondamentali quali la sanità, si può ottenere un sistema virtuoso dove anche la scuola pubblica è costretta ad innalzare i suoi standard qualitativi.

Il Governo Renzi non può parlare di modernizzazione del Paese e lasciare inalterato lo statalismo educativo, che la sinistra da sempre difende con argomentazione fasulle per motivi solo ideologici.

Sergio De Vita