SCONTRI DI MILANO, ALFANO: “VIOLENZA CIECA E INSENSATA”

“Una violenza cieca e insensata”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha definito quanto avvenuto a Milano, messa a ferro e fuoco venerdì scorso durante la manifestazione dei No Expo. Gli atti vandalici dei Black Block hanno, però, provocato la reazione “immediata di tutta la comunità ambrosiana”, scesa nelle strade per ripulire la città. Il responsabile del Viminale ha riferito alla Camera su quella che resta una delle pagine più vergognose nella storia dei cortei di protesta. Il rischio di una Genova 2 è stato però scongiurato dal comportamento delle forze di polizia, “è stata una grande prova di civiltà – ha sottolineato il leader di Ncd – che non può essere svilita da polemiche su una presunta accondiscendenza con i violenti”.

Sempre oggi Alfano ha incontrato a Milano i vertici delle forze dell’ordine che sono state impegnate nei disordini del primo Maggio. “Abbiamo fatto la scelta giusta nella gestione della piazza e dell’ordine pubblico – ha spiegato – Abbiamo evitato il peggio grazie a voi”, ha aggiunto. Per il ministro dunque le polemiche arrivate dalle opposizioni hanno carattere strumentale, “come per il calcio – ha detto – dopo quanto accaduto a Milano, gli italiani sembrano tutti allenatori ma di ordine pubblico”. Per quanto riguarda lo stato delle indagini Alfano ha sottolineato che “nell’azione preventiva di sicurezza, quella prima del corteo, avevamo già identificato un’ottantina di persone e poi, durante quanto accaduto, ne abbiamo raccolte altre cento”.Oltre alle immagini sono stati acquisti anche dei dna.

Il ministro ha poi invocato un cambiamento delle regole sulle manifestazioni, con l’ampliamento dei poteri prefettizi in merito. In particolare ha chiesto che i prefetti possano “impedire i cortei anche se sono pacifici e per se stessi legittimi”. Intanto sono stati confermati gli arresti per i 5 ragazzi accusati di aver partecipato agli scontri.