AL VIA GIOVEDI’ LA CAMPAGNA OSCAD CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Partirà giovedì 7 maggio da Venezia la prima campagna itinerante realizzata dall’Oscad – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori – “Tutti differenti, tutti unici…insieme contro le discriminazioni”, incardinato presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza e presieduto dal prefetto Fulvio della Rocca, vicedirettore generale della Ps, direttore centrale della Polizia Criminale. Le tappe del tour voluto dal prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza, comprendono – dopo Venezia – Padova, Modena, Bologna, Ravenna e Ancona. La campagna educativa itinerante sarà anche l’occasione per presentare il nuovo logo Oscad, identificativo delle differenze e del lavoro di squadra per contrastare le discriminazioni.

In ogni tappa, a bordo di un truck allestito con un’aula didattica multimediale, rivolto agli studenti delle scuole secondarie, insieme agli esperti della Polizia Postale, si parlerà di discriminazioni 2.0 che coinvolgono in particolare gli adolescenti, e si passerà poi ad analizzare i vari pregiudizi di età, genere, etnia, orientamento sessuale, religione disabilità nei vari ambiti della vita: scuola lavoro, sport. Alla vigilia dell’iniziativa, Fulvio della Rocca ha sottolineato che “il rispetto dei diritti umani e le differenze intese come valore aggiunto sono il perno sul quale si incardina questa prima campagna”. Prosegue poi dicendo che lo scopo è quello di “lanciare un messaggio di legalità ai giovani, perché si impegnino per contrastare tutti insieme le discriminazioni”, oltre che “denunciare i crimini d’odio e diffondere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione.

In ogni tappa saranno presenti testimonial del mondo dello spettacolo e dello sport, grazie alla collaborazione con il Miur e con il partner Italwork Consorzio società coperativa per azioni. Nel pomeriggio di ogni giornata si svolgeranno convegni, workshop, dibattiti telematici rivolte ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli educatori, ma anche ai genitori e alle associazioni impegnate sul territorio, in cui si affronteranno tematiche di interesse, ispirandosi al pensiero di Antonio Manganelli, il quale sosteneva che “alle vittime di discriminazione viene impedito di vivere”.