NEPAL, CRESCONO I NUMERI DELLA TRAGEDIA: SI TEMONO 15.000 VITTIME

A quasi una settimana dal devastante terremoto che sabato scorso ha distrutto il Nepal, il bilancio – ancora provvisorio – delle vittime è salito a 6.204, mentre i feriti sono più di 13.932. queste le cifre ufficiali fornite dal National Emergency Operation Centre nepalese, ma il capo dell’esercito del Paese, il generale Gaurav Rana, ha dichiarato che molte regioni sono ancora isolate, e quindi potrebbero essere 15.000 le persone rimaste uccise, oltre alla paura ancora nascosta che ci sia la “minaccia di un’epidemia”. Il Nepal è in ginocchio. Per potersi rialzare avrebbe bisogno di oltre 2 miliardi di dollari, per ricostruire, case, ospedali, infrastrutture distrutte. Ad affermarlo è stato il ministro delle Finanze Ram Sharan Mahat, precisando che purtroppo si tratta solo di una stima iniziale che potrebbe aumentare.

Oltre a Pemba Lama, un ragazzo di 15 anni estratto vivo a cinque giorni da sismo, dalle rovine di un albergo a Kathmandu dove lavorava, ieri un team misto nepalese e israeliano ha salvato, dopo 128 sotto le macerie, una donna di 24 anni, Krishna Devi Khadka. È sopravvissuta al devastante terremoto anche la Kumari, la dea bambina venerata da buddisti e induisti. Mentre intorno a lei la tremenda scossa di 7,9 gradi della scala Richter devastava abitazioni e templi patrimonio dell’Unesco, Yunica, 7 anni, era a casa con la famiglia a Patan, una delle zone più colpite dal sisma. “Aveva gli occhi chiusi, come se fosse in uno stato di trance, e ci rassicurava dicendo che non ci sarebbe successo niente”, ha raccontato il padre della bambina. La kumari, considerata la protettrice del Paese secondo una tradizione cominciata nel XVII sec., viene scelta tra le bambine tra i 4 anni e la pubertà, in possiesso di 32 caratteristiche fisiche.

Intanto ieri sera all’areoporto militare di Pratica alle 21 circa è atterrato il KC-767 dell’Areonautica militare, che ha rimpatriato un gruppo di connazionali provenienti dal Nepal. Nella nottata altri 23 italiani sono invece partiti alla volta di Kathmandu per portare soccorso medico e aiuti umanitari d Roma, oltre a loro sono stati imbarcati anche 9 cittadini di altri Paesi europei.