GERUSALEMME, PROTESTA DEGLI EBREI ETIOPI: SCONTRI CON LA POLIZIA

Centinaia di ebrei originari dell’Etiopia hanno dato vita nel centro di Gerusalemme, di fronte al quartiere generale della polizia israeliana, ad una protesta contro quello che chiamano “un atteggiamento razzista” nei loro confronti da parte degli agenti. A far scattare la rivolta della comunità “Falashà”, è stato un episodio accaduto domenica scorsa, in cui un soldato di origine etiope, per motivi banali è stato brutalmente percosso da due poliziotti, in seguito sospesi. La protesta è poi degenerata in scontri tra il gruppo sceso in piazza e gli agenti.

“L’uso della forza contro i civili israeliani di origine etiope è totalmente sproporzionato – accusa un giovane manifestante – ci sono stati molti casi in cui un membro della nostra comunità è stato picchiato duramente dalla polizia”. Intanto Netanyahu ha cercato di richiamare all’ordine i cittadini promettendo di punire i responsabili di tali abusi.

Il presidente Reuven Rivlin in un incontro con studenti universitari di origine etiope, ha dichiarato di essere rimasto “sconvolto” vedendo le immagini del soldato percosso dalla polizia: “Incidenti del genere – ha spiegato – devono rappresentare per noi un segnale di allarme. Dobbiamo riesaminare in profondità le relazioni fra chi è preposto a far rispettare la legge e le diverse comunità che compongono la società israeliana”.