A SIRACUSA L’IFIGENIA JIHADISTA DI TIEZZI

Sabato 16 maggio al Teatro Greco di Siracusa, Federico Tiezzi porterà in scena un’Ifigenia in Aulide rivisitata in chiava moderna. Si tratta di una ragazza in cerca di identità e di un senso nella sua vita, capace di scelte radicali ed estreme come quella di offrirsi in sacrificio come kamikaze tra le fila jihadiste dello Stato Islamico.

“L’ultimo monologo della protagonista è una sorta di arringa esaltata e delirante in cui si avverte come sia in cerca disperatamente di una propria identità, che è l’unica ragione capace di giustificare, di farci capire l’assurdità di un gesto estremo senza altre giustificazioni. Un pò come certi giovani musulmani che si fanno esplodere in nome della propria fede, lei lo fa per salvare la Grecia, per permettere alla flotta di andare a combattere, prendendo il largo, visto che è bloccata da un persistente bonaccia nel porto di Aulide e l’indovino Calcante ha invitato suo padre, per sciogliere il maleficio, a sacrificare la propria figlia, prima spaventata e poi convinta”.

Così commenta Tiezzi la rivisitazione della tragedia di Euripide che andrà in scena in occasione del 51° Ciclo di rappresentazioni classiche dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Il regista cita l’insegnamento di Cesare Pavese che suggeriva di accedere al mondo classico attraverso la modernità: “E’ quel che da allora ho sempre fatto, affrontando in teatro quei testi greci in moderne riletture di Brecht, di Muller, di Testori e ora, per la prima volta, nell’originale, nella bella traduzione di Giulio Guidorizzi, allievo di Dal Corno, che è stato molto attento alla dicibilità del testo e a restituire, per quel che era possibile, i tanti ritmi dei versi di Euripide”.