BOMBA CARTA AL DERBY, SQUALIFICATA LA CURVA DELLA JUVE

Con la conclusione dell’indagine della Digos di Torino, il giudice sportivo della serie A, Giampaolo Tosel, ha potuto sciogliere i dubbi e comunicare il verdetto relativo alle responsabilità del lancio della bomba carta nel derby di domenica scorsa: chiusa per due turni, gli ultimi in casa, la Curva Sud della Juve. Quindi era falsa l’idea che l’ordigno fosse stato erroneamente innescato dai tifosi del toro. “La Questura di Torino ha comunicato che le ulteriori attività di carattere sia informativo che investigativo portano a ritenere confermato il quadro originario dell’ipotesi di indagine, ovvero che, in merito al primo artifizio – di maggior potenziale – deflagrato nella curva Primavera prima dell’inizio dell’incontro, lo stessa sia stato credibilmente lanciato dalla zona superiore del settore ospiti, occupato da componenti del tifo ultras della Juventus”. Quindi le partite contro  il Cagliari e il Napoli saranno prive del tifo degli ultras bianconeri, e inoltre l’eventuale festa scudetto, che tradizionalmente si festeggia in casa, anche se la capolista con ogni probabilità potrà essere campione già sabato con la Samp, non vedrà la partecipazione della Curva Sud.

” La Soc. Juventus con l’obbligo di disputare due gare con il settore dello Juventus Stadium denominato Settore Sud privo di spettatori e con l’ammenda di 50mila euro – mentre per – la Soc. Torino ammenda di € 50.000,00 – si può ancora leggere nella disposizione del giudice sportivo – Sgombrato il campo da ogni ragionevole dubbio circa la attribuibilità ai tifosi bianco-neri del lancio della “bomba-carta”  la Soc. Juventus deve rispondere a titolo di responsabilità oggettiva ex art. 14, n. 2 CGS per la tale violenta condotta dei propri sostenitori. Entrambe le Società devono altresì rispondere per l’ininterrotto e pericoloso lancio nel corso della gara da parte delle proprie tifoserie di innumerevoli bengala, fumogeni e bottiglie nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria”.