TORINO: APPESI A TESTA IN GIU’ I FANTOCCI DI SALVINI, RENZI E FASSINO

Torino rivede i fantasmi degli anni di piombo, quelli della lotta armata, delle piazze insanguinate e delle minacce ai politici. Nella notte che precede il 25 aprile tre fantocci con le sembianze di Piero Fassino, Matteo Renzi e Matteo Salvini sono stati appesi a testa in giù in tre diverse zone della città. Un chiaro richiamo a piazzale Loreto, una delle pagine più controverse della nostra storia. La riproduzione del leader del Carroccio è stata posizionata davanti alla sede della Lega Nord del capoluogo piemontese con addosso un cartello che recitava: “Lega fascista”.

Poco più avanti su un muro campeggiava la scritta: “Lega fascisti, in piazzale Loreto c’è sempre posto”. Le caricature del premier e del sindaco di Torino sono state invece trovate davanti alla sede del Pd locale. Il tenore delle scritte era lo stesso: “Pd uguale fascismo” e poi “Ieri ebrei e rom, oggi immigrati e rom: dalle leggi razziali alle leggi razziste”. Sul posto è intervenuta la Digos che ha provveduto a rimuovere il materiale.

Per la Lega non è una novità: già in passato il palazzo dove si riuniscono i suoi militanti era stato preso di mira alla viglia della Festa della Liberazione. Nel 2009, ad esempio, era stato appeso un fantoccio con le sembianze di Mario Boghezio. Gli investigatori stanno battendo la pista degli anarchici torinesi, che da sempre si definiscono “antileghisti e antifascisti”.