COSTA RICA, L’ERUZIONE DEL TURRIALBA CAUSA LA CHIUSURA DELL’AEROPORTO

E’ di nuovo emergenza in Costa Rica per l’eruzione del vulcano Turrialba, che ha ripreso la sua attività dopo appena un mese dalla precedente manifestazione piroclastica. Dal vulcano si è sollevata una colonna di cenere e fumo che ha costretto le autorità a ordinare la chiusura dell’aeroporto della capitale San Jose, che si trova a circa 80 chilometri dal vulcano, alto 3.340 metri.

Nel mese di marzo l’eruzione del vulcano aveva causato la chiusura dello scalo Juan Santamaria, con oltre 100 voli cancellati e 7 mila passeggeri bloccati. Si tratta delle eruzioni più intense degli ultimi 20 anni e tutta la zona circostante al cratere era stata evacuata. Anche nell’ottobre del 2014 il Turrialba si era risvegliato. Dopo un “silenzio” durato 150 anni, il vulcano ha dato vita a tre manifestazioni piroclastiche in poco più di sette mesi.

L’eruzione del 23 aprile, secondo l’Ovsicori della Costa Rica, è durato per almeno 15 minuti e la colonna di gas e cenere si è alzata per circa 50 metri al di sopra del cratere. Le autorità hanno diramato l’allerta nelle zone circostanti, ma la momento non c’è nessun pericolo per la popolazione.