GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO: PRONTI I “MESSAGGERI”

Oggi 23 aprile si celebra  la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. “Prendiamo i nostri libri e le nostre penne. Sono la nostra arma più potente”, queste sono le parole della giovane Nobel per la Pace, Malala Yousafzai, che l’Unesco utilizzerà per sponsorizzare anche quest’anno, questa particolare ricorrenza che ha proclamato, per promuovere il piacere della lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il  copyright. Dal 1996, viene organizzata ogni anno in questo giorno con numerose manifestazioni in tutto il mondo.

Sulla base di una tradizione catalana, la 28a sessione della Conferenza Generale dell’Unesco, riunita a Parigi, su proposta di 12 paesi fra cui Russia Spagna e Australia ha adottato la risoluzione 3.18 con la quale ha proclamato il 23 aprile di ogni anno “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”. Il giorno è stato scelto poichè è la data in cui sono morti nel 1616 tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), l’inglese William Shakespeare (1564-1616) e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616). L’apparente corrispondenza delle date si è rivelata una fortunata coincidenza per l’Unesco.

Il nostro paese nonostante sia la culla della cultura, almeno negli ultimi anni non ha più la passione per questo oggetto silenzioso e comunicativo, cosi che è stranamente per tradizione un Paese dove si legge poco. Lo dimostrano le ricerche e lo confermano i dati: tra gli stati europei il nostro è quello con la più bassa diffusione di libri, il 42,2% contro il 44,3% della Francia, il 49,8% dei tedeschi o addirittura il 71,8% della Svezia. Inoltre nel 2014 secondo l’ Istat si sono persi più di 800 mila lettori in Italia.

L’importanza del libro nella vita della società, è però fondamentale: è necessaria una riflessione seria sulle politiche culturali, sull’educazione alla lettura, sul valore delle biblioteche, soprattutto nell’era dei social e degli ebook, e sul ruolo delle scuole e dei genitori stessi: infatti è doveroso ricordare che solitamente l’amore e la curiosità per  “il conoscere” e per la lettura nasce e va stimolata sin da piccoli. Inoltre il mercato dei libri e dei quotidiani soffre proprio a causa delle scarse competenze alfabetiche degli italiani, cosi che si tende a non valorizzare più il libro come “il potente” strumento di diffusione e di conservazione della cultura.

Concretamente tante saranno le iniziative e gli eventi che si svolgeranno oggi sul territorio nazionale: l’Associazione Italiana Editori,  promuoverà il progetto #ioleggoperchè in cui i protagonisti sono i libri e i lettori. L’obiettivo è stimolare i potenziali lettori attraverso 240.000 libri affidati a migliaia di appassionati chiamati i “Messaggeri, che a loro volta consegneranno i libri ad altri futuri lettori in tutta Italia, per coinvolgerli nella loro passione. I Messaggeri infatti saranno pronti a incontrare le persone a cui affidare i libri in tantissimi luoghi come uffici, Università, bar, treni e librerie e soprattutto nel grande evento #ioleggoamilano, diffuso in diretta TV.