INDIA: GIOVANE PROMESSA DEL CRICKET MUORE IN CAMPO DOPO UNO SCONTRO

In India, tre giorni fa si è consumata un’altra tragedia che arriva direttamente dal mondo del cricket: dopo la morte di Phil Hughes, giocatore australiano di 25 anni colpito in testa da una pallina, è la volta di una giovane promessa del cricket indiano, Ankit Keshri, giovane di 20 anni, morto dopo il ricovero in ospedale, per un violento scontro con un avversario durante un match a Calcutta.

Ankit, ex capitano della nazionale indiana under 19, vestiva i colori dell’East Bengal Club. Durante una partita ha urtato con violenza un giocatore avversario e cadendo a terra ha perso i sensi: inutili i soccorsi, purtroppo secondo i medici è stato colpito da un attacco cardiaco. In un primo momento il giovane, entrato in coma, aveva mostrato leggeri segni di ripresa, ma poi le condizioni si sono improvvisamente aggravate. Non c’è più stato niente da fare.

Mentre per Hughes nell’incontro tra New South Wales e South Australia, a Sydney, fu la violenza di una pallina sulla testa che lo lasciò privo di sensi: trasportato in ospedale d’urgenza con l’elicottero, dopo mezz’ora di soccorsi sul campo, tutte le cure mediche furono vane. Phillip è stato sfortunato, perché la palla l’ha colpito alla nuca nella zona sotto l’orecchio, la prima porzione non protetta dal caschetto. Lo scorso anno anche un arbitro israeliano, il 55enne Hillel Oscar, centrato in pieno viso mentre stava arbitrando un match a Ashdod, nel Sud del Paese, ultima giornata della lega nazionale, è morto sul campo.