USA A RISCHIO DISASTRO AMBIENTALE: 110MILA LITRI DI NAFTA NEL FIUME MISSISSIPPI

Grave incidente ambientale in Illinois. Un tratto del fiume Mississippi è stato isolato a causa della fuoriuscita di oltre 110mila litri di nafta da un oleodotto di “Phillips 66”, importante azienda petrolifera degli USA con quartier generale nel Texas. Lo ha reso noto la Guardia Costiera. Il Mississippi, maggiore corso d’acqua dell’America settentrionale, attraversa la parte centrale degli Stati Uniti, nascendo nel nord del Minnesota e sfociando nel Golfo del Messico dopo una corsa di 3.780 chilometri. La parte interessata dallo sversamento di gasolio, giunto al fiume tramite il canale Cahokia, è di 56 chilometri ed è prossima al terminal della società nella cittadina di Hartford. Al momento non sono chiari né i motivi che hanno determinato la perdita né la data di riapertura del tratto di Mississippi.

Melissa Erker, portavoce di Phillips 66, ha detto che il carburante è stato avvistato nel canale venerdì, attorno alle 8.45; immediatamente l’oleodotto è stato chiuso ed entro le 10 la perdita si era arrestata. Kim Biggs, dell’Illinois Environmental Protection Agency, invece, non ha confermato la quantità di carburante finita nel fiume e ha dichiarato di non sapere quando la perdita è iniziata e si è interrotta. La compagnia, inoltre, ha spiegato di aver incaricato delle squadre di emergenza, intervenute anche per impedire che altre sostanze potessero raggiungere il fiume. Il colosso petrolifero texano è al sesto posto nella lista delle prima 500 società statunitensi secondo Fortune: nel 2014 ha fatturato 161 miliardi di dollari (-4,9% rispetto al 2013) e ha avuto profitti per 3,7 miliardi (-9,7%).