RENZI DA OBAMA: “GLI USA SONO UN MODELLO PER NOI E PER L’EUROPA”

“E’ un grande piacere dare il benvenuto a Matteo Renzi alla Casa Bianca. Dovrei dire ben tornato tanti anni fa è infatti venuto quando era un dinamico sindaco di Firenze, ora è un dinamico premier italiano”. Obama ha salutato Matteo Renzi, in visita a Washington, come un vecchio amico e ha poi ricordato l’importanza dell’Italia “uno dei nostri alleati più forti”. Il premier italiano si è detto onorato “di essere alla Casa Bianca, nel cuore della libertà”. Renzi ha spiegato che la crescita Usa è un modello per l’Europa. Occorre una nuova stagione di crescita ed investimenti. Nel 2014 abbiamo iniziato ma c’è molto da fare. La leadership americana è un punto di riferimento”. Davanti a se l’Italia ha la sfida di Expo, un’occasione per attrarre investitori dall’estero. “Credo che sia molto importante per noi fare dell’Expo una grande occasione per la qualità della vita – ha spiegato il capo del governo – di life style e per dichiarare guerra alla povertà in un mondo dove un miliardo muore per l’obesità ed un altro miliardo muore perché non ha cibo”. Durante il vertice i due hanno parlato soprattutto di economia; in Europa, ha detto Renzi dicendosi “fiducioso”, è finito il tempo “della sola austerità. ma per raggiungere questo obiettivo i governi nazionali devono fare le riforme. Noi siamo impegnati per realizzare ogni riforma promessa ai nostri cittadini”.

Prima del vertice col presidente Usa Renzi aveva incontrato gli studenti della Georgetown University. “In una delle università americane più importanti – aveva scritto su Facebook – ho voluto ribadire l’importanza della cultura come strumento per battere il terrorismo perché così si difendono la nostra identità e i nostri valori. Con orgoglio ho detto alla platea che faccio un mestiere meraviglioso, guidare il governo di uno dei Paesi più belli del mondo, ma è anche un mestiere terribile perché in Italia il passato e’ talmente emozionante che a volte pronunciare la parola futuro è difficile, allo stesso tempo però è un mestiere divertente perché sono convinto che il futuro è più interessante del passato”.

Renzi aveva poi definito l’Italia come una “bella addormentata nel bosco, come se il meglio fosse già accaduto e potessimo vivere il presente solo sognando il nostro grande passato. Ma noi – ha aggiunto – siamo qui per svegliare la bella addormentata, noi siamo qui per dare un indirizzo al futuro. Questo indirizzo è il lavoro straordinario, l’energia, l’impegno che abbiamo messo in questo primo anno nelle riforme: la legge elettorale, l’architettura istituzionale, la P.A., il fisco, il Jobs act, la giustizia, la lotta alla corruzione, la buona scuola, l’innovazione. Per questo non è possibile tornare indietro sulle riforme, non possiamo permettercelo, sarebbe folle sciupare questa occasione. Per vent’anni abbiamo guardato alla globalizzazione impauriti invece di vedere le opportunità. Il mondo ha fame dell’Italia e chiede la nostra bellezza, noi possiamo essere il luogo del futuro che piace al mondo. Come diceva Bob Kennedy, il futuro non è un dono, ma una conquista. Noi siamo pronti”.