RIVOLUZIONE FISCO, COME FUNZIONA IL 730 PRECOMPILATO

Il mostro della burocrazia potrebbe subire un primo colpo ferale. Era dai tempi di Bassanini che non accadeva, ma stavolta le condizioni ci sono tutte. Non a caso e a poche ore dalla disponibilità on line del modello di dichiarazione dei redditi online il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi ha parlato di “una giornata storica per il Paese”. Da ieri dunque 20 milioni di contribuenti trovano la dichiarazione dei redditi 2014, compilata in tutto o in parte dal Fisco. Per il lancio dell'”operazione precompilata”, l’Agenzia delle Entrate ha già inserito a sistema quasi 160 milioni di informazioni trasmesse dagli enti esterni, oltre ai dati già disponibili in Anagrafe tributaria. Dal 1 maggio al 7 luglio, poi, sarà possibile accettare, integrare o modificare il modello e trasmetterlo all’Agenzia direttamente dal proprio pc o delegando il proprio sostituto d’imposta, un Caf o un professionista abilitato.

QUALI SONO I CAMPI PRECOMPILATI
Le informazioni complessivamente trasmesse dagli enti esterni all’Agenzia delle Entrate per confluire nelle dichiarazioni sono poco meno di 160 milioni, di cui oltre 100 milioni di operazioni relative ai premi assicurativi, interessi passivi sui mutui e contributi previdenziali e quasi 60 milioni di certificazioni uniche. Oltre ai dati comunicati dagli enti esterni, per il 2015 sono state utilizzate anche le informazioni presenti in Anagrafe tributaria: spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico derivanti dalla dichiarazione dell’anno precedente, versamenti e compensazioni effettuate con il modello F24, compravendite immobiliari, contratti di locazione registrati e altri dati ricavati dalla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.

COME CRESCERA’ LA DICHIARAZIONE
A partire dal 2016, assicurano le Entrate, saranno presenti nella precompilata anche le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni o detrazioni e altre spese comuni, come ad esempio le tasse universitarie.

“COME FARE PER”, TUTTI GLI STEP IN UN TUTORIAL
Nel pacchetto di assistenza per aiutare i contribuenti a prepararsi all’appuntamento c’è un nuovo video sul canale YouTube “Entrate in video” che accompagna i cittadini passo dopo passo simulando per loro tutte le operazioni che è possibile compiere sulla propria dichiarazione. In particolare il tutorial si concentra sul caso in cui il contribuente desideri integrare e apportare alcune modifiche al proprio 730 precompilato, guidando, quindi, fino al momento dell’invio anche i cittadini che decidono di non accettare semplicemente la propria dichiarazione così come compilata dal Fisco.

DOVE TROVARE LE “CHIAVI” DI ACCESSO
Sono necessarie le credenziali di abilitazione a Fisconline rilasciate dall’Agenzia o la Carta Nazionale dei Servizi. Inoltre, è possibile autenticarsi tramite il portale dell’Inps, inserendo le credenziali dell’ente previdenziale. I contribuenti possono richiedere password e pin personali Fisconline presso qualsiasi ufficio delle Entrate (anche tramite delegato), sul sito dell’Agenzia o per telefono. Se la richiesta è effettuata allo sportello dal diretto interessato, vengono subito rilasciati la prima parte del codice pin e la password di primo accesso. La seconda parte del pin sarà in questo caso immediatamente fornita al contribuente via internet. Se la richiesta è invece effettuata online, per telefono, o tramite un soggetto delegato, la prima parte del pin viene rilasciata immediatamente, mentre la seconda parte e la password di primo accesso saranno inviate, a garanzia del contribuente, per posta al domicilio registrato in Anagrafe tributaria.

CHI NON USA IL PC NON PERDE I VANTAGGI
Chi non possiede un pc o non ha dimestichezza con internet può rivolgersi al proprio sostituto d’imposta, a un Caf o a un professionista abilitato. Questi soggetti possono accedere alla dichiarazione precompilata del contribuente acquisendo un’apposita delega, insieme alla copia di un documento di identità del contribuente interessato.

ADDIO CONTROLLI CON ‘OK’ SENZA MODIFICHE
Chi presenta la dichiarazione tramite Caf o intermediari, così come chi la accetta direttamente senza modifiche, è da quest’anno al riparo dai controlli. Nel primo caso sono infatti i professionisti e i Caf ad assumere la responsabilità di quanto dichiarato.