SIRIA, L’ISIS SI RITIRA DA YARMOUK. IN IRAQ IL CALIFFATO AVANZA VERSO RAMADI

L’Isis è stato cacciato dal campo profughi di Yarmouk, lo hanno riferito i residenti della zona e le autorità palestinesi. Centinaia di combattenti dello Stato Islamico sono usciti dal campo profughi per tornare nella città di Hajar al Aswad, da dove avevano lanciato la loro offensiva lo scorso 1° aprile. Il ritiro dei jihadisti lascia spazio al gruppo islamista Al-Nusra, vicino ad Al-Qaeda. Gli uomini del Califfato sarebbero quindi tornati alla loro roccaforte ad Hajar al Aswad, dove si trovavano prima di lanciare l’offensiva a inizio aprile. Il campo nato nel 1957 era ormai divenuto uno dei luoghi simbolo della rivolta contro il regime di Assad.

In Iraq invece i combattenti dell’Isis hanno lanciato un’offensiva per conquistare il territorio di Ramadi, capoluogo della provincia irachena di Al Anbar. Il primo allarme è stato dato da Sabah Karhut, presidente del Consiglio provinciale, il quale ha chiesto al governo di inviare rinforzi per impedire che la città cada nella mani dello Stato Islamico.

Ramadi situata a 110 chilometri da Baghdad, è stata già presa di mira dai jihadisti dal fine settimana, quando gli uomini di al Baghdadi hanno preso il controllo della parte settentrionale della città. Karhut ha inoltre precisato che intensi combattimenti sono attualmente in corso nelle aree di Albu Ghanim e Albu Mahal. Centinaia di famiglia sono in fuga e le forze governative e ormai ritirate anche le forze di sicurezza. L’avanzata dello Stato Islamico che in questi ultimi giorni è ripresa con vigore, coincide con l’annuncio da parte del Pentagono dei progressi nella lotta al Califfato favorita dai raid guidati dagli Usa.