OKLAHOMA, OMICIDIO COLPOSO PER L’AGENTE CHE HA UCCISO UN NERO DISARMATO

Dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo e non volontario il vice sceriffo di Tulsa, in Oklahoma, che ha ucciso l’afroamericano disarmato Eric Harris. Il fatto è avvenuto lo scorso due aprile ed è stato filmato da una videocamera istallata sugli occhiali di un altro agente.

Harris era accusato di aver venduto un’arma illegale a un agente sotto copertura, era stato fermato e in procinto di essere arrestato quando Bates lo ha ucciso sparando con la pistola, mentre credeva di aver impugnato il taser, ossia la pistola elettrica.

“Non avrebbe dovuto farlo – dice il fratello di Eric Harris – O non si è reso conto oppure ha deciso di ucciderlo e dispiacersene poi”.

“Harris è fuggito. ha disobbedito agli ordini delle forze della polizia. Ha tentato di sfuggire alla cattura. Il vice sceriffo Bob Bates per bloccarlo durante la colluttazione a terra ha tentato di utilizzare un dispositivo meno letale – ha spiegato Major Shannon T. Clark, sceriffo della contea di Tulsa – Ha invece inavvertitamente usato la sua pistola”.

Nel video diffuso in questi giorni dalla polizia si vede chiaramente Harris a terra bloccato da alcuni agenti. Ad un certo punto si sente Bates gridare “Taser! Taser!”. Ma il colpo verrà esploso con la pistola d’ordinanza a quel punto Harris dice a Bates: ” Mi hai sparato, o mio dio! non respiro!”.