OFFESE ULTRA’ ROMA A PALLOTTA, CAPELLO: “STOP AL TRIBUNALE DEL TIFO”

This fucking idiot gonna pay you mother fucker!” (questo fottuto idiota ti paga figlio di ….) è stato il tenore dello striscione offensivo contro James Pallotta comparso tra domenica e lunedì fuori dai cancelli di Trigoria. Ennesima puntata della scandalosa vicenda legata agli attacchi alla mamma di Ciro Esposito durante Roma-Napoli. Il numero uno giallorosso aveva insultato i responsabili delle scritte e rinunciato a presentare ricorso contro la squalifica della Curva Sud scatenando l’ira dei tifosi. In realtà anche sugli spalti dell’Olimpico di Torino i sostenitori della Roma in trasferta avevano esibito un messaggio significativo (“Idiots“) mostrando chiaramente di non aver gradito la presa di posizione del presidente.

“Lo striscione contro Pallotta punto di non ritorno? Dovrebbe essere il punto di non ritorno per tutti. A partire da questi momenti. Io l’ho sempre detto, l’ho sempre fatto. Probabilmente ero uno dei pochi che aveva il coraggio di dirlo – afferma Fabio Capello che scende in campo “contro i tifosi” direttamente da Shanghai – Una delle cose più brutte che mi è capitata nel calcio è quando, dopo la sconfitta che subimmo contro l’Atalanta, arrivarono i tifosi della Roma, gli ultras, e noi dovemmo andare lì di fronte. Io ero assolutamente contrario a questa decisione, però il presidente disse che dovevamo fare questo ed essendo un dipendente ho accettato, ma malvolentieri, infatti rimasi molto lontano dalla rete, andò a parlare Totti e basta. Dobbiamo essere giudicati per quello che facciamo e non davanti a dei tribunali inventati da persone con la fedina penale non puramente pulita – ha continuato l’ex allenatore della Roma- E’ il limite principale in tutti i posti, non solo a Roma, non vedo per quale motivo uno deve fare questo. Sono dispiaciuto che questo succeda continuamente e non si prendano delle decisioni serie”.