GOLF, MASTERS DI AUGUSTA: JORDAN SPIETH VINCE LA SUA PRIMA GIACCA VERDE

La famosa “Giacca verde” è stata indossata dallo statunitense Jordan Spieth, vincitore della 79/a edizione del Masters Tournament di golf, il primo major stagionale, sul green dello storico percorso dell’Augusta National ad Augusta in Georgia. Si aggiudica così un posto tra i grandi e diviene il secondo più giovane a vincere dopo Tiger Woods, stabilendo anche il record di birdie nel torneo, ben 27. “E’ stata la settimana più incredibile della mia vita – ha dichiarato – è un sogno che diventa realtà. Girare con un score così basso e sentire i boati del pubblico quando ho imbucato alcuni putt è stato pazzesco.”

Il giovane 21enne ha avuto in pugno il torneo, con grande sicurezza, sin dall’inizio: vincitore anche del quarto giro e chiudendo a 270 colpi, 18 sotto il par, è divenuto il primo giocatore a guidare il torneo dall’inizio alla fine dal 1976, quando l’impresa riuscì a Raymond Floyd, non permettendo ad alcun avversario di avvicinarsi a meno di tre colpi al termine di ogni giornata di gara. Ha realizzato lo score più basso nella storia del torneo, eguagliando il “meno 18” di Tiger Woods nel 1997. Suoi anche i nuovi primati al passaggio nel secondo giro (130, -14) e nel terzo (200, -16), a segno 28 birdie, superando il record di Phil Mickelson (25 nel 2001), ed è stato il primo raggiungere il “meno 19”, mai accaduto in passato, quando ha infilato il 28° alla buca 15. Purtroppo poi non è riuscito a mantenere tale score, per un bogey alla buca 18.

In classifica, il secondo posto è stato conquistato a pari merito a -14 da Justin Rose e Phil Mickelson: entrambi non sono riusciti ad agganciare l’inavvicinabile texano Spieth. L’inglese può recriminare per il bogey all’ultima buca che l’ha privato del secondo posto solitario. Grande ultimo giro e quarto posto meritato per Rory McIlroy, il nordirlandese che ha chiuso a -6(-12) giocando un eccellente ultimo giro in 66 colpi: questo è l’unico Major che non è ancora riuscito a vincere. Rory paga le prime ventisette buche, in cui non è riuscito a fare la differenza accumulando così troppi colpi di ritardo dal campione uscente. Sorpresa del torneo invece, è stato Matsuyama, che ha fatto segnare nelle ultime 18 buche un -6 che lo ha sospinto in quinta posizione (-11); da notare anche il positivo ritorno di Tiger Woods sul circuito dopo il periodo di inattività. L’ex numero uno del Mondo ha chiuso a +1 l’ultima giornata, ma con un -5 complessivo e con un 17esimo posto può ritenersi comunque soddisfatto in vista dei prossimi tornei. Quest anno nessun italiano è riuscito a qualificarsi essendo i migliori giocatori italiani tutti oltre il 50 posto nell’ordine di merito e non rientrando in nessuna delle 19 categorie di ammissione. E’stato quindi il primo Masters privo di azzurri dopo cinque anni.