GUAI PER IL FRONT NATIONAL: APERTA UN’INCHIESTA PER FINANZIAMENTO ILLECITO

Non c’è pace per il Front National francese. Il partito di estrema destra è ora sotto accusa per finanziamento illecito e la presidente Marine le Pen, è finita sotto inchiesta insieme a due stretti collaboratori e dirigenti del partito: David Rachline (senatore e sindaco di Frejus) e Nicola Bay (deputato europeo e segretario del Fronte). A riferirlo è stato il quotidiano transalpino Le Monde. Questa indagine si aggiunge a quella avviata all’inizio di marzo dal Parlamento europeo sulle irregolarità riguardanti 20 assistenti del gruppo a Strasburgo e Bruxelles.

In questa inchiesta, la magistratura sta indagando, sempre con l’accusa di finanziamento illecito ad un partito, Frederic Chatillon, proprietario della Riwal – agenzia di comunicazione e principale “prestatrice di servizi” del Front National. A destare sospetti per gli inquirenti sono state le elezioni presidenziali e parlamentari del 2012. I magistrati affermano che Le Pen potrebbe aver impiegato “fittiziamente con contratti a tempo determinato due suoi consiglieri, David Rachline e Nicolas Bay”. Gli stipendi versati da Riwal solo durante le campagne per le presidenziali e le legislative del 2012, si possono considerare come “donazioni dissimulate ai candidati”. Concretamente, scrive Le Monde, Bay è stato impiegato da Riwal per due mesi, ovvero maggio e giugno, in qualità di “ideatore e redattore”, ricevendo 6.061 euro di stipendio e 952 di straordinari. Rachline, come “responsabile di progetto”, ha ricevuto nello stesso periodo 4.306 euro più 432 di straordinari. Cifre che per i politici possono sembrare modeste, ma per i quali i magistrati vogliono comunque interrogare i due politici oltre alla Le Pen.

La notizia arriva proprio all’indomani di quella che vede il partito scosso tra lo storico fondatore Jean-Marie e la figlia Marine. Ieri la leader del partito ha annunciato in tv l’apertura di una procedura disciplinare nei confronti dell’86enne per le sue posizioni antisemite e negazioniste dell’Olocausto, auspicando un ritiro dalla scena politica del padre. Il presidente onorario del Front potrebbe anche essere espulso dal partito. “Andrò a difendermi, ma anche ad attaccare”, ha annunciato oggi Jean-Marie, prendendo di mira la figlia: “Marine sta distruggendo il Front National”, ha aggiunto, assicurando di non avere intenzione di lasciare la politica.