ATTACCO AL TRIBUNALE, MATTARELLA: “GESTO CRIMINALE, SI FACCIA LUCE”

Aveva già chiesto di fare “piena luce sulla vicenda” in un colloquio telefonico con il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Un concetto che Sergio Mattarella ha espresso in una riunione straordinaria del plenum del Csm a poche ore dalla strage nel tribunale di Milano. “Siamo qui per onorare la memoria di Fernando Ciampi, giudice probo, rigoroso e intransigente. Un altro magistrato caduto nell’esercizio delle sue funzioni” ha detto il capo dello Stato, che ha vissuto stagioni calde della storia italiana, come la fase stragista di Cosa Nostra. Allora come oggi occorre garantire sicurezza a chi svolge il supremo compito di amministrare la giustizia. Ed evitare inutili e strumentali polemiche di matrice politica, perché “i magistrati sono sempre in prima linea e ciò li rende particolarmente esposti. Anche per questo va respinta ogni forma di discredito nei loro confronti”.

L’intervento del presidente della Repubblica è stato breve ma incisivo, indirizzato non solo al responsabile di quest’atto criminale, ma anche a chi ha sfruttato la tragedia per gettare ombre sull’adeguatezza delle istituzioni preposte alla tutela dei cittadini. “Questo è il giorno del dolore – ha sottolineato Mattarella – e non delle polemiche su come sia potuto accadere un fatto di tale gravità, che ha consentito a una persona armata di fare ingresso nel palazzo di giustizia e colpire mortalmente”. A essere stato colpito da questo gesto “gravissimo” è un “un tribunale della Repubblica tra i più frequentati, incredibilmente violato nel corso di un’udienza celebrata per amministrare giustizia in nome del popolo”.

Mattarella nel commentare l’accaduto ha sottolineato che il Paese attraversa “tempi difficili” nei quali “Alle minacce della criminalità e della mafia si sono unite quelle del terrorismo internazionale. La crisi economica, che si protrae da anni, ha fatto aumentare le tensioni sociali”. Ma il capo dello Stato si è detto certo che sulla strage sarà fatta luce; successivamente, ha proseguito, “spetterà ai vertici degli uffici giudiziari di Milano al ministro della Giustizia prendere i dovuti provvedimenti perch simili fatti non si ripetano. Ai servitori dello Stato va assicurato il massimo possibile di sicurezza”