COPPA ITALIA: LULIC TRASCINA LA LAZIO IN FINALE. NAPOLI OUT TRA I FISCHI

Si chiude tra i fischi e la contestazione dei tifosi del Napoli la seconda semifinale di Coppa Italia che ha visto la Lazio imporsi al San Paolo per 0-1 e approdare alla finalissima dell’Olimpico contro la Juventus. Nelle file partenopee, torna Gargano a centrocampo. Gabbiadini affianca Mertens ed Hamsik nel tridente a supporto dell’unica punta Higuain, Callejon si accomoda in panchina. In difesa Britos vince il balottaggio con Koulibaly. Nella Lazio, parte tra le riserve Mauri e tridente offensivo composto da Candreva, Felipe Anderson e Klose. A centrocampo Pioli dà fiducia a Cataldi. Ritmi veloci e molta intensità nei primi 45′, anche se di vere emozioni se ne contano poche. Il Napoli saggiamente bada a non scoprirsi e lascia l’iniziativa ai capitolini. Ma i padroni di casa non rinunciano all’attacco: al quarto d’ora Mertens regala un brivido alla difesa ospite, ma il belga lanciato in area da Inler non controlla a dovere il pallone e sfuma una buona occasione. Nella Lazio prova a farsi vedere Candreva, con un destro dal limite che non inquadra lo specchio. Alla mezz’ora, Napoli vicinissimo al vantaggio: Gabbiadini scarica la punizione dai 30 metri, la palla centra il palo alla sinistra di Berisha. Replica la Lazio con un sinistro dalla distanza di Parolo, senza esito. Nelle file partenopee sempre attivo Gabbiadini, che si inserisce ed anticipa di testa De Vrij sul cross al bacio di Hamsik: palla a lato.

In apertura di ripresa, Higuain manca l’attimo sul cross basso di Maggio e l’uscita difettosa di Berisha e viene anticipato miracolosamente da Basta in scivolata. Sul fronte laziale, prova il destro di contro balzo Candreva dopo la sponda di Klose: Andujar blocca. Poco dopo, primo cambio per Pioli con la prevista staffetta tra Mauri e Cataldi: i biancazzurri passano al 4-2-3-1. Il Napoli prova a pungere in contropiede: Higuain, tutto solo davanti a Berisha, si fa anticipare dal portiere laziale. Poi è Maggio ad insidiare la porta ospite con un velenoso tiro-cross. Le squadre in campo sono molto lunghe, urgono forze fresche: nella Lazio Candreva lascia il posto a Lulic, e il cambio si rivelerà decisivo. Benitez si gioca le carte De Guzman e Callejon: fuori Mertens e Gabbiadini. E proprio De Guzman, lanciato in area da una gran palla di Hamsik, ha subito una grande occasione per andare a segno: in perfetta solitudine, il neo entrato fallisce il controllo e favorisce Berisha. Poi è Andujar a negare, con uno strepitoso intervento, il gol a Lulic che di testa incorna il cross di Felipe Anderson. Sul capovolgimento di fronte, Napoli vicinissimo al vantaggio con un gran sinistro al volo di Hamsik: la palla sfiora il palo alla destra di Berisha. Pochi minuti dopo, la Lazio sblocca: Anderson mette in mezzo per Lulic, il bosniaco si inserisce alla perfezione ed insacca (35′). La squadra di casa prova subito la reazione con una girata di Higuain. Benitez si affida ad Insigne per l’assalto finale, gli lascia spazio Gargano. E proprio il neo entrato con una grande azione scattata supera mezza difesa del Napoli e Berisha, ma c’è il provvidenziale anticipo di Lulic che mette in angolo con la porta sguarnita. Un gol fatto, un gol evitato: sulla qualificazione della Lazio c’è la firma del bosniaco.