DAMASCO, LIBERATI 2000 PROFUGHI PALESTINESI DAL CAMPO DI YARMUK

La crisi siriana continua a flagellare le popolazioni già provate da oltre 4 anni di guerre e distruzioni e la stessa Isis preme sempre di più sulla città di Damasco. Negli scorsi giorni i militanti dell’autoproclamato Califfato erano penetrati in un campo profughi a Yarmuk e ne avevano occupate ampie zone, circa il 90%, grazie ad un blitz che ha permesso loro di entrare nella città di Damasco e insediarsi vicino ai centri di potere del regime di Bashar Assad.

Tra venerdì e sabato le autorità sono riuscite a evacuare circa 2000 persone (circa 400 famiglie), creando dei corridoi sicuri nel distretto di Zahira, che si trova in una delle poche zone che ancora sono sotto il controllo dell’esercito siriano. Nei giorni scorsi molti profughi avevano provato a lasciare il campo di Yarmuk, ma non ci erano riusciti a causa dei cecchini dell’Isis appostati sui tetti degli edifici.

Era stato l’Osservatorio siriano sui diritti umani, che ha la sua sede a Londra, a diffondere la notizia del blitz, riferendo che alcuni testimoni oculari avevano visto i jihadisti penetrare nel campo dal vicino quartiere di Hajar. Il capo degli affari politici dell’Olp a Damasco, Anwar Abdel Hadi, aveva spiegato come tale azione poteva minare la stabilità della capitale, in quanto ora l’Isis poteva godere di un campo base, proprio all’interno della città, da cui poter minacciare direttamente i palazzi del potere del regime di Assad.