LE PEN “GIUSTIFICA” LE CAMERE A GAS

Dichiarazioni scioccanti arrivano dal presidente onorario del Front National, Jean Marie Le Pen, che è tornato a parlare di uno dei temi che in passato gli sono costati diverse condanne per apologia di crimini di guerra. In una intervista dello scorso due aprile alla Bfm-Tv, al giornalista ha confermato di “non aver mai rimpianto” le affermazioni fatte in passato perché crede “che sia la verità”. “Quello che ho detto corrisponde al mio pensiero, le camere a gas erano un dettaglio della guerra, a meno che non si voglia dire che la guerra fu un dettaglio delle camere a gas. – ha dichiarato il padre dell’attuale leader del Front National – Questa vicenda è stata strumentalizzata ai miei danni introducendovi un sospetto di antisemitismo”.

Già in passato Le Pen aveva rilasciato dichiarazioni piuttosto controverse sul tema. Nel 1991 era stato condannato in Appello a versare 1,2 milioni di franchi a 11 associazioni che lo avevano denunciato. Inoltre l’europarlamentare ed ex candidato alle presidenziali ha spiegato di non aver rimpianto quelle dichiarazioni “in nessun momento. Ciò che ho detto corrispondeva ai miei pensieri. Prontamente Marine Le Pen ha preso le distanze dalle affermazioni del padre, dichiarandosi in “profondo disaccordo” ed ha aggiunto di credere che tutti “quelli che vengono con noi, quelli che votano per noi, abbiano capito le differenze” tra la vecchia e nuova generazione”.