SIRIA, PASQUA SOTTO LE BOMBE: 13 MORTI AL CAMPO DI YARMUK

Yarmuk, il campo profughi alla periferia di Damasco è per il 90% nelle mani dello Stato Islamico. Nella notte elicotteri da guerra dell’esercito siriano hanno bombardamento il territorio provocando la morte di almeno 13 persone. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani. “La situazione è un affronto all’umanità di tutti noi, una fonte di vergogna universale” ha denunciato con preoccupazione Chris Gunness, portavoce delle Nazioni Unite. “Yarkouk – ha detto – è un test, una sfida per la comunità internazionale. Non dobbiamo cadere. La credibilità del sistema internazionale stesso è in gioco”.

Mercoledì scorso gli uomini del Califfato sono avanzati in direzione dell’accampamento passando attraverso il distretto di Hajar al-Asawad. Dopo aver assediato le strade di Oruba, Taqadum e parte di quella di quella di Safad, i combattenti dell’Isis hanno preso d’assalto l’ospedale della zona, catturando i membri dello staff medico e i volontari che lavorano presso la struttura.

“Alcune famiglie stanno cercando di uscire dall’accampamento ma con i cecchini dello Stato islamico sui tetti dei palazzi alti questo è molto difficile” ha riferito all’agenzia Reuters Tayseer Abu Baker, responsabile del Fronte per la liberazione palestinese in Siria, aggiungendo che 21 dal giorno dell’assedio sono state uccise dai jihadisti 21 persone, altre 74 sarebbero state rapite e molti civile della zona stanno cercando di fuggire. La presenza sul luogo di combattenti dell’Isis e di al Qaeda sembra confermare la già annunciata fusione tra i due gruppi di fondamentalisti islamici.