Risorgere ogni giorno

La grande festa del Salvatore lega la vita della terra a quella del cielo, le realtà visibili a quelle invisibili. È la Pasqua di Gesù risorto, “veramente risorto”. Così la liturgia esalta il Cristo nella notte in cui le tenebre del mondo si sono squarciate per far posto alla vera luce. In tale ricorrenza si concretizza l’inveramento del messaggio cristiano. In questa ottica il mistero salvifico sottopone alla nostra riflessione i temi forti della vita e della morte assieme a quelli della speranza e del senso della nostra esperienza terrena. La Pasqua interpella profondamente l’uomo bussando alla porta della sua coscienza; troppo spesso la risposta consiste nella paura di accogliere bloccati dalle profonde contraddizioni e debolezze, dai disorientamenti di una società in profonda crisi culturale ed etica.

Dopo oltre duemila anni non siamo diventati più buoni. Viviamo scindendo la fede dall’esperienza quotidiana, privandoci di quella linfa che sapeva dare forza a quelle generazioni che ci hanno preceduto. Vivendo in una dimensione globale ci siamo assuefatti ad ascoltare ogni giorno notizie drammatiche che ci giungono da ogni parte della Terra: il male è diventato parte della nostra esistenza senza sconvolgerci più di tanto. I numeri delle vittime di violenze e soprusi ci frastornano come se fossero esiti di un bollettino di guerra al quale sembra doverci rassegnare. Per questo, comprendere una lezione di amore come quella che ci propone la Santa Pasqua diventa ogni anno più difficile.

L’auspicio è che il significato di “passaggio”, implicito nell’etimologia della parola “Pasqua”, ci apra alla speranza verso un futuro umanamente più ricco di profondi sentimenti cristiani che ancora hanno tanto da insegnare a questa società confusa e smarrita. Ci riscatti dalla palude in cui stiamo inconsapevolmente franando, formata da tante false e illusorie prospettive che nel tempo da sole non pagano. Questa solennità ci consente anche di riflettere sull’esperienza terrena di Gesù percependo la Sua ricca umanità non avulsa da momenti di grande sofferenza e debolezza, di richiesta di aiuto rivolte alla madre e ai suoi amici… da momenti di solitudine e di angoscia. È in questi momenti che Gesù si rivela come uno di noi permettendoci di sentirlo più vicino.

La Santa Pasqua ci doni di comprendere la grandezza dell’amore di Dio che ha sacrificato il Figlio sul legno verde della croce. Nonostante questa umanità ancora lo tradisca voltandogli le spalle, barattandolo per gli idoli, usandolo per fini diversi da quelli religiosi, il vero Dio e vero Uomo continua a risorgere.