OK DEL SENATO AL DDL CORRUZIONE. TORNA IL FALSO IN BILANCIO

Primo ok del Parlamento al ddl Grasso sulla corruzione. Il testo è passato al Senato con con 165 voti favorevoli, 74 contrari e 13 astenuti. Ora il testo dovrà superare l’esame della Camera. Soddisfatto Matteo Renzi che ha prontamente tweettato: “Approvata la legge anticorruzione: stretta sui reati di mafia, falso in bilancio, aumentano le pene per la corruzione nella PA. #lavoltabuona”. La giornata è stata tesa come da previsioni, specie quando si è trattato di approvare l’emendamento sul falso in bilancio, che aveva già provocato una spaccatura tra Ncd e Pd. La norma è stata licenziata sul fil di lana: su una maggioranza di 121 hanno detto “sì” a scrutinio segreto solo in 124. I “no” sono stati 74 e gli astenuti 43. Quattordici le assenze in Forza Italia al momento del voto.Tra queste: Maria Rosaria Rossi, Denis Verdini, Niccolò Ghedini, Altero Matteoli. In Ap-Ncd non hanno partecipato alla votazione in 15 tra cui Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi, Pier Ferdinando Casini. Per il Pd, gli assenti sono stati 17 tra cui Linda Lanzillotta, Nicola Latorre, Francesca Puglisi, Ugo Sposetti, Rosa Maria Di Giorgi.

In virtù della nuova disposizione il falso in bilancio tornerà ad essere un reato, le pene per le società normali saranno da 1 a 5 anni di reclusione, mentre per quelle quotate o  che immettono titoli sul mercato o le banche, si prevede un minimo di 3 e un massimo di 8 anni. La pena è invece da sei mesi a tre anni se i fatti sono lieve entità, “tenuto conto della natura e delle dimensioni della società e delle modalità o degli effetti della condotta”.

Puntuali sono arrivate le proteste dei senatori del M5S, “La legge sull’anti-corruzione è falsata dal voto di pianisti che si esprimono per senatori assenti e il presidente Grasso non annulla le votazioni” ha denunciato il capogruppo grillino in Commissione Enrico Cappelletti. “Molti emendamenti anche migliorativi non vengono approvati sul filo del rasoio per 1-3 voti. Il Movimento 5 Stelle ha già scoperto un pianista che ha votato per il senatore Tarquini (Forza Italia) assente in Aula – ha proseguito – , ma di fronte alle denunce del M5S – avverte Cappelletti – Grasso non annulla votazioni palesemente irregolari”.