RIUNIONE ALLA FARNESINA PER COLPIRE IL TESORO DEL CALIFFATO

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Farnesina subito al lavoro dopo la strage di Tunisi. Questa mattina il ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, ha aperto la prima riunione del gruppo di lavoro per il contrasto al finanziamento del Califfato nell’ambito della coalizione anti Isis. Il nucleo, si legge in un comunicato, è stato costituito in attuazione alla strategia concordata tra i Paesi maggiormente attivi dell’alleanza, che hanno avviato una cooperazione rafforzata in formato di gruppi di lavoro ristretti. L’Italia presiede i lavori e guida il Gruppo insieme a Stati Uniti e Arabia Saudita. ”La nostra co-presidenza, insieme agli Stati Uniti e all’Arabia Saudita è un riconoscimento della credibilità di cui gode il nostro Paese – ha sottolineato Gentiloni – tanto nel contrasto al terrorismo internazionale quanto nel settore del counter-finance”.

Sono state individuate tre aree su cui intervenire per tagliare i canali che rimpinguano le casse dello Stato Islamico: le risorse energetiche (in particolare i pozzi petroliferi conquistati nell’avanzata in Siria e Iraq), le munifiche attività criminali condotte dagli uomini di al Baghdadi e le donazioni private esterne. “La determinazione della coalizione a sconfiggere la strategia del terrore di Daesh (l’Isis ndr) – ha concluso Gentiloni – oggi, dopo il vergognoso attacco sferrato ieri contro civili inermi a Tunisi, è ancora più forte”, ha proseguito il ministro.

La Riunione del Wg ”Counter Finance” si protrarrà fino a venerdì e si concluderà con l’adozione di un Piano d’Azione con specifiche misure per drenare le finanze del Califfato. Prendono parte ai lavori 29 delegazioni (Paesi e organismi internazionali). Oltre all’Italia, Stati Uniti, Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Bulgaria, Canada, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Georgia, Germania, Giappone (soltanto come osservatore), Iraq, Giordania, Kuwait, Lettonia, Libano, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Panama, Polonia, Qatar, Spagna, Turchia, Regno Unito, Seae, Financial Action Task Force, Consiglio di Cooperazione del Golfo. Nell’ambito della Coalizione anti-ISIL, oltre al WG ”Counter Finance”, sono stati creati altri quattro gruppi di lavoro: militare, combattenti stranieri, sostegno alla stabilizzazione politica e ”counter narrative”.