Camorra, è morto il pentito Carmine Schiavone

E’ morto in casa, nel Viterbese, Carmine Schiavone, ex boss dei Casalesi, a lungo collaboratore di giustizia. Il decesso sarebbe dovuto a infarto.
Da alcuni anni era uscito dal programma di protezione per i pentiti. Importanti le sue dichiarazioni sul traffico e interramento di rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi.

Aveva iniziato a collaborare con la giustizia nel 1993. Le sue deposizioni furono determinanti per il maxiblitz che portò a 136 arresti di affiliati al clan, operazione da cui derivò il processo ”Spartacus”. Anche qui le dichiarazioni di Schiavone furono al centro delle accuse. Al termine del processo furono condannati il cugino Francesco Schiavone detto Sandokan, Michele Zagaria e Francesco Bidognetti, ritenuti la cupola del clan. Con loro furono condannate altre 30 persone.

Il suo nome tornò alla ribalta nel 2008, quando voci raccolte dalle forze dell’ordine lo davano come possibile organizzatore di un attentato contro Roberto Saviano. Ma sulla circostanza non emersero riscontri concreti. Negli ultimi anni aveva concesso numerose interviste ai media sul traffico illecito di rifiuti nella Terra dei Fuochi. Aveva 72 anni.